La madre di Pamela Mastropietro, Alessandra Verni, racconta l'incontro in carcere con Innocent Oseghale esortandolo ancora una volta a dire la verità
Nella giornata di venerdì la madre di Pamela Mastropietro – Alessandra Verni – dopo numerosi appelli è riuscita finalmente ad incontrare Innocent Oseghale in carcere in un faccia a faccia nel quale sperava di riuscire ad ottenere tutta la verità sulla morte della figlia a sette anni di distanza del brutale assassinio per il quale il 29enne nigeriano è stato condannato all’ergastolo in via definitiva: nel corso di questi lunghi anni Oseghale ha continuato a ripetere di non essere responsabile della morte di Pamela Mstropietro e di essersi limitato a farne a pezzi il corpo prima di occultarlo; mentre la madre della ragazza ritiene che con lui ci fossero altre persone che vorrebbe vedere in cella.
L’incontro – spiega la madre di Pamela Mastropietro a il Messaggero – serviva proprio a dargli “una chance di pentirsi e dire la verità“, aprendo il suo cuore al responsabile di quella insensata morte per ottenere la tanto attesa giustizia: per questa ragione ha deciso di presentarsi all’incontro in carcere indossando gli abiti che la figlia indossava quel giorno di sette anni fa e una maglietta con le foto del corpo ridotto a brandelli; e seppur sia stato certamente difficile sostiene di essere stata supportata nel complesso percorso da “Pamela e Dio [che] mi sono stati vicini“.
La madre di Pamela Mastropietro: “Non vedo ancora un reale pentimento da Oseghale, deve denunciare i complici”
Dal conto suo la madre di Pamela Mastropietro ci tiene a dirsi anche “soddisfatta” per l’incontro con Oseghale, raccontando che non appena è arrivata nella sala incontri del carcere “[mi ha] chiesto scusa, perdono, si è inginocchiato“, precisando tuttavia che al contempo “continua a ripetere la sua versione” evitando di dire l’intera verità su quanto accaduto alla figlia: dal suo punto di vista – infatti – “se fosse [davvero pentito] denuncerebbe i suoi complici“.
Complessivamente – insomma – pur essendo soddisfatta dell’incontro, la madre di Pamela Mastropietro ci tiene a mettere in chiaro che “non mi basta” perché le scuse dell’uomo restano solamente “parole, se non denuncia” e certamente non può ritenere il suo un “vero pentimento” fino a quando non saranno condannati tutti i responsabili di quella terribile morte: “Solo lui – conclude Alessandra Verni – può dare giustizia a Pamela” e sperando che l’incontro sia servito a qualcosa, sostiene di essere ancora disposta a dagli “una possibilità di pentirsi”.