Paola De Micheli a tutto tondo sul dossier Autostrade. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Stampa e si è detta soddisfatta per aver garantito 10 mila posti di lavoro, nonché i risparmi di migliaia di azionisti e la sicurezza degli italiani sulle strade. Ma il dibattito all’interno della maggioranza è stato feroce, anche se l’esponente del Partito Democratico,ha tenuto a ringraziare tutti i partiti che sostengono il Conte-bis. La De Micheli ha spiegato che non è stato il Governo a decidere che i Benetton – società inaffidabile, secondo il ministro – devono andare via: «C’è un accordo che dice che loro lo faranno», il giudizio netto del ministro dem. E attenzione, non c’è stato alcun esproprio di stampo venezuelano: «C’è una soluzione industriale che evita la revoca della concessione ad Aspi e prevede la graduale uscita di Benetton. Abbiamo raggiunto un accordo per un’alternativa all’attuale governance».
PAOLA DE MICHELI SUL DOSSIER AUTOSTRADE
Paola De Micheli ha poi replicato così a chi accusa il Partito Democratico di essere succube dei poteri forti: «Noi del Pd non abbiamo nessuna subalternità a nessun potere di questo Paese. Personalmente mi sono sempre sentita libera. È stata una trattativa difficile ma il risultato è positivo: l’attuale azionista di Aspi ha scelto di uscire progressivamente». Il ministro ha poi rivelato che il tavolo con i Benetton è saltato decine di volte, «è stato quasi un corpo a corpo», ed ha tenuto a ringraziare il Movimento 5 Stelle, «che ha dimostrato l’intelligenza di accompagnare questa trattativa». Dopo aver smentito frizioni con Conte, Paola De Micheli ha poi parlato dei dossier che rimangono aperti: «Inaugurerò decine di cantieri sulle strade e sulle ferrovie, indiremo gare come quella per l’alta velocità Messina-Catania-Palermo».