Paolo Antonacci/ Chi è il figlio di Biagio Antonacci autore a Sanremo 2024 per Annalisa, Emma e Geolier

- Emanuele Ambrosio

Non solo il figlio di Biagio Antonacci, Paolo Antonacci è anche uno degli autori più richiesti. A Sanremo 2024 ha scritto per Annalisa, Emma e Geolier

paolo figlio di biagio antonacci ho avuto un disturbo ossessivo compulsivo SCREENSHOT 2023 640x300 Paolo, figlio di Biagio Antonacci: "Ho avuto un disturbo ossessivo". (Foto: Web)

Paolo Antonacci, autore a Sanremo 2024 per Emma, Annalisa e Geolier: “ho fatto pace col mio cognome”

Non solo il figlio di Biagio Antonacci, Paolo Antonacci è anche uno degli autori più richiesti ed importanti del momento. A Sanremo 2024 ha scritto le canzoni in gara per Annalisa, Emma e Geolier. A soli 28 anni Paolo, primo figlio di Biagio Antonacci e Marianna Morandi, figlia di Gianni Morandi, ha scritto alcune delle canzoni di successo degli ultimi mesi conquistandosi, di diritto, un posto nel districato panorama musicale italiano. “Ho fatto pace con il mio cognome” – ha detto l’autore dalle pagine di Vanity Fair che ha firmato successi come “Mille”, “La dolce vita”, ma anche “Bellissima” di Annalisa e tanti altri. Quest’anno a Sanremo c’è il suo zampino dietro a diversi brani in gara come “Apnea” di Emma, “Sinceramente” di Annalisa e la canzone di Geolier.

“Ho voglia di lasciare il segno con la musica e con l’arte. Questo Sanremo è stato psico-magico per me, mi ha fatto fare pace con il cognome, con la sofferenza di essere figlio e nipote di. Ora vivo di questo mestiere, mi posso comprare casa” -ha raccontato dalle pagine del Corriere della Sera.

Paolo Antonacci: “Attorno ai 20 anni ho attraversato un momento difficile”

Essere figlio di non è facile. Lo sa bene Paolo Antonacci, figlio di Biagio Antonacci e Mariana Morandi, che oggi ha imparato a conviverci. “Nell’epoca pre Instagram i personaggi famosi vivevano avvolti nella mitologia e tutti si sentivano in diritto di farti domande. Ecco, allora avrei voluto un altro cognome” – aveva raccontato dalle pagine del Corriere della Sera.

Non è stato semplice però, infatti Paolo ha confessato: “attorno ai 20 anni ho attraversato un momento difficile: avevo un disturbo ossessivo compulsivo molto forte, vivevo in una foresta di simboli e mi vergognavo come un cane… sono finito in day hospital per una cura di antidepressivi. Ero nella merda, avevo delle canzoni ma avevo anche paura di espormi per la solita questione di famiglia. Smisi le cure e il dottore temeva l’effetto rebound: “Finirà a fare zapping sul divano”» ha raccontato ad Andrea Laffranchi. Invece il suo destino è stato diverso. E, a Sanremo 2023, è stato proprio nonno Gianni a pronunciare il suo nome tra gli autori dei brani in gara. «Un po’ mi sono emozionato”.







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