La scomparsa di Paolo Loiudice al centro della nuova puntata di Chi l’ha visto. La sorella Alessandra, molto anni dopo l’inizio del giallo, ha voluto mettere la sua faccia per chiedere che venga fatta luce sul caso del fratello: “C’è gente che ha paura di parlare, c’è gente che non vedeva l’ora che un familiare portasse avanti questa storia dimenticata da tutti”. per questo ha preso coraggio, seppur tardivamente ma, come spiega, al momento della scomparsa del fratello era ancora troppo piccola. Ma perchè questa storia in tanti vorrebbero che venisse dimenticata? E’ questa la domanda che si pone la ragazza, sorella del giovane di Altamura scomparso nel nulla a 33 anni nel 2005. L’uomo aveva riferito che avrebbe dovuto incontrare delle persone ma da quel momento si persero i contatti. “Grazie al vostro servizio c’è stata gente che ha contattato me e il mio avvocato per darci ulteriori informazioni riguardo a cose che noi non sapevamo”, racconta oggi la sorella che, passo dopo passo, sta ricostruendo quanto accaduto in quel pomeriggio di novembre, quando Paolo si presenta dalla moglie ben vestito, alla quale riferisce di dover incontrare delle persone.
PAOLO LOIUDICE, IL GIALLO DI ALTAMURA
Le informazioni su Paolo Loiudice fornite alla sorella ed al suo avvocato corrispondono a verità o si tratta di meri depistaggi. L’avvocato Francesco Carulli spiega di essere stato contattato da molte persone, tra le quali anche un carabiniere che all’epoca lavorava alla stazione di Altamura e che si sarebbe lamentato per la lentezza delle indagini e perchè, avendo scelto la pista dell’omicidio passionale, si sarebbero trascurati una serie di elementi fondamentali. Ma perchè si pensò subito ad un omicidio passionale? La risposta sta nel fatto che Paolo portò via la fidanzata al fratello Franco, sposandola. Tra i due vi furono attriti e querele. Secondo gli inquirenti, quindi, avvenne una vendetta per gelosia ma proprio Franco ai microfoni di Chi l’ha visto smentisce tutto: “Io non mi sono più intromesso in questa storia, mi facevo i fatti miei. Adesso voglio la verità su mio fratello”. E sulle accuse pubbliche l’uomo intende chiaramente discolparsi. “Non c’entro nulla, non potrei mai arrivare a fare una cosa del genere anche se non eravamo in buoni rapporti”, dice oggi Franco, difendendosi. L’uomo, di contro, crede sia stato ucciso da coloro a cui Paolo aveva fatto delle fatture. Eppure sono numerosi i dubbi e i misteri attorno a questo caso.