L'Udienza Generale di Papa Leone XIV, video oggi 25 giugno 2025: la pace di Dio contro la vendetta dei popoli in Medio Oriente. Il nuovo appello

IL GRIDO DI PACE CON PAPA LEONE XIV PER IL MEDIO ORIENTE: COSA HA DETTO IN UDIENZA GENERALE

Il “dialogo” di Dio e la “vendetta” del mondo: Papa Leone XIV ha ormai implementato un momento interamente dedicato agli “appelli” all’interno dell’Udienza Generale del mercoledì, cambiando in parte la tradizionale catechesi offerta dai Pontefici ogni metà settimana. E così dopo il tonante appello lanciato nelle scorse settimane, da ultimo durante l’Angelus del Corpus Domini, il Santo Padre si rivolge direttamente alla comunità internazionale nelle ore convulse della tregua ancora molto fragile tra Iran e Israele.



Papa Leone XIV usa le parole del profeta Isaia per far proprio l’appello di pace, sottolineando infatti come un Paese non può alzare la spada «contro un’altra nazione, non impareranno l’arte della guerra». Il tema è ascoltare la voce di Dio che invoca, grida e richiede pace (come ci ha raccontato il nuovo Custode di Terra Santa, Padre Ielpo, ndr).



L’invito è di curare le ferite e le lacerazioni prodotte da azioni e guerre sanguinose in tutti questi ultimi tempi, «respingendo ogni logica di prepotenza e di vendetta» tra Iran, Israele, Palestina e il resto del Medio Oriente. La Chiesa di Cristo punta alla logica opposta, a quella della diplomazia e del dialogo reale, alla logica in ultima analisi della vera pace di quell’Altissimo che invoca costantemente la pacificazione.

L’ATTENTATO IN SIRIA E LA CATECHESI SULLA GUARIGIONE IN DIO

È sempre durante l’Udienza Generale prima di celebrare il Giubileo dei sacerdoti in Vaticano che Papa Leone XIV si rivolge alla comunità cristiana in Siria dopo l’ennesimo brutale attentato di matrice fondamentalista avvenuto nella chiesa di Mar Elias a Damasco negli scorsi giorni (nel giorno della festa del Corpo di Cristo, ndr). Il messaggio del Pontefice è di cura e vicinanza, definendo come un «vile attentato terroristico» contro la pacifica comunità greco-ortodossa della capitale siriana.



Attentato ISIS nella chiesa greco-ortodossa a Damasco, Siria (ANSA-EPA 2025)

Papa Leone affida al Signore tutte le oltre 30 vittime dell’ISIS, le affida alla misericordia di Dio elevando le preghiere per i poveri familiari rimasti sotto choc per l’infame attacco: 30 martiri che si aggiungono ad una lunghissima e triste lista, con il Papa che si fa loro vicino ribadendo quanto l’intera Chiesa mondiale «gli sia vicina». Nella catechesi dedicata come sempre in questo 2025 alla figura di Gesù “nostra speranza”, il Santo Padre oggi ha affrontato il tema delle guarigioni, tanto nel fisico quanto soprattutto nell’animo.

E così – ricordando le figure del Vangelo della figlia di Giario e della donna emorroissa – l’invito della Chiesa di Papa Leone XIV è per tutti, quel “Talità kum” (“fanciulla, alzati”) dice a chiunque di noi che il Signore non è solo il “guaritore” ma è anche colloqui che risveglia la vita dentro le tenebre più oscure, «La morte vera è quella dell’anima: di questa dobbiamo avere paura!». Solo Gesù può guarirci da tale malattia, invoca Papa Leone XIV chiudendo l’Udienza Generale del 25 giugno 2025, permettendo una reale rinascita che è l’unica vera fonte di speranza.