Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha telefonato a Papa Leone XIV: il pontefice rinnova l'appello alla pace e alla tutela dei civili a Gaza
Nella mattinata di oggi – riferisce il consueto bollettino quotidiano emesso dall’Ufficio Stampa della Santa Sede – il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha telefonato a Papa Leone XIV, all’indomani dei raid di ieri mattina che hanno colpito e parzialmente distrutto la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, in una delle pagine – per ora – maggiormente criticate a livello internazionale del lunghissimo conflitto in corso nella Striscia scoppiato il 7 ottobre del 2023.
Prima di arrivare alla telefonata tra Papa Leone XIV e Benjamin Netanyahu, vale la pena fare un passetto indietro fino alla giornata di ieri: in mattinata, poco dopo la consueta messa, infatti, un colpo sparato da un tank israeliano ha colpito la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, unica di fede cattolica all’interno del territorio palestinese e nella quale hanno trovato – fin dallo scoppio della guerra – riparo circa 500 persone; in larga parte cattolici, ma anche parecchi bambini.
A causa del raid israeliano è stato gravemente danneggiato il tetto della Chiesa della Sacra Famiglia e secondo la conta ufficiale delle vittime ci sarebbero stati 3 morti già confermati e almeno 9 feriti: tra questi ci sarebbe anche padre Gabriel Romanelli – che ha riportato, fortunatamente, solo una lieve ferita alla gamba – e si conterebbe un fedele in condizioni critiche e altri due gravi; mentre dal conto suo Netanyahu già ieri aveva parlato di un semplice errore di tiro da parte dei soldati sul tank, del tutto involontario.
Telefonata tra Benjamin Netanyahu e Papa Leone XIV, cosa si sono detti: rinnovato l’appello alla pace
Proprio l’attacco alla Chiesa della Sacra Famiglia sarebbe finito al centro (almeno, per quello che ci è dato sapere) della telefonata tra Netanyahu e Papa Leone XIV, dopo che già ieri il pontefice aveva duramente condannato – peraltro assieme, tra gli altri, alla premier Meloni, al patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa e alla Conferenza Episcopale Italiana – l’attacco, esprimendo il suo profondo dolore e chiedendo un immediato cessato il fuoco per la “guerra insensata” in corso a Gaza.
Tutte richieste che Papa Leone XIV avrebbe – secondo il comunicato stampa del Vaticano – ripetuto anche nel corso della telefonata, chiedendo che venga ridato “slancio all’azione negoziale” per arrivare a un solido “cessate il fuoco” e alla fine delle ostilità; mentre in un secondo momento il pontefice avrebbe anche espresso la sua profonda “preoccupazione per la drammatica situazione umanitaria della popolazione a Gaza” che ricade interamente sulle spalle dei cittadini più deboli.
Contestualmente alla telefonata, si è tenuta anche la missione del cardinale Pizzaballa che – accompagnato dal patriarca Theophilos III – si è recato personalmente a Gaza per valutare le condizioni della chiesa e dei rifugiati che si trovano al suo interno dopo il raid di Israele: anche il cardinale ha intrattenuto una telefonata con il pontefice, nel corso della quale ha gettato le basi affinché vengano consegnati al più presto degli aiuti umanitari ai civili in difficoltà.