Papa Francesco
istituisce la Domenica della Parola di Dio. Sarà un giorno da vivere in maniera solenne per riscoprire l’importanza di uscire dall’individualismo e rinascere nella carità. La riflessione e divulgazione della Parola di Dio sarà celebrata la III Domenica del Tempo ordinario. L’annuncio arriva attraverso la Lettera apostolica in forma di Motu proprio “Aperuit illusi”, pubblicata oggi 30 settembre nella memoria liturgica di San Girolamo. L’iniziativa, che era stata pensata al termine del Giubileo straordinario della misericordia, soddisfa una richiesta di tanti fedeli. All’interno della Chiesa c’è infatti una riscoperta della Parola di Dio. Grande impulso in questo senso è arrivato dal Concilio Vaticano II con la Costituzione dogmatica Dei Verbum. Benedetto XVI invece convocò nel 2008 il Sinodo sul tema “La parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa”. Inoltre, scrisse un documento, l’Esortazione Apostolica Verbum Domini, in cui approfondì il carattere performativo della Parola di Dio.
PAPA ISTITUISCE DOMENICA DELLA PAROLA DI DIO
La Domenica della Parola di Dio si colloca in un periodo non casuale dell’anno. Il Pontefice spiega, infatti, che è la fase in cui si invita a rafforzare i legami con gli ebrei e a pregare per l’unità dei cristiani. Non è dunque una semplice coincidenza per Papa Francesco. E invita a vivere questo giorno come uno solenne. Se la Parola di Dio unisce i credenti rendendoli un solo popolo, allora la Bibbia deve essere il loro libro, non quello di pochi privilegiati. «La Bibbia è il libro del popolo del Signore che nel suo ascolto passa dalla dispersione e dalla divisione all’unità», scrive Papa Francesco. Ma è importante la preparazione dell’omelia affinché la Sacra Scrittura venga compresa da tutti. «Per molti dei nostri fedeli, infatti, questa è l’unica occasione che possiedono per cogliere la bellezza della Parola di Dio e vederla riferita alla loro vita quotidiana». Il Pontefice invita dunque i predicatori a non dilungarsi con omelie saccenti. «Quando ci si ferma a meditare e pregare sul testo sacro, allora si è capaci di parlare con il cuore per raggiungere il cuore delle persone che ascoltano».
“PAROLA DI DIO UNISCE I CREDENTI IN UN SOLO POPOLO”
Il Verbo di Dio dà forma e senso alla relazione tra la Parola di Dio e il linguaggio umano. Per questo Papa Francesco ritiene che non bisogna separare Sacra Scrittura e Tradizione, perché «insieme sono l’unica fonte della Rivelazione». Del resto la fede biblica si fonda sulla Parola viva, non su un libro. Ma il Pontefice esorta tutti a «non assuefarsi mai alla Parola di Dio». Questa richiama sempre in maniera nuova «l’amore misericordioso del Padre che chiede ai figli di vivere nella carità». E dunque la Parola di Dio per Bergoglio può aprirci gli occhi e «permetterci di uscire dall’individualismo che conduce all’asfissia e alla sterilità», spalancando invece la strada «della condivisione e della solidarietà». La Lettera di Papa Francesco si conclude poi con un importante riferimento a Maria, un’altra fondamentale guida. Infatti ci accompagna «nel cammino di accoglienza della Parola di Dio» e ci insegna la beatitudine di chi prima l’ascolta e poi la custodisce.