Il pappagallo di Portobello, il programma di Rai Uno condotto da Antonella Clerici, è stato maltrattato? Se l’è chiesto un’associazione animalista che ha sporto denuncia alla procura di Milano contro ignoti per il supposto maltrattamento del volatile. Sono così scattate le indagini che hanno visto impegnati un Nucleo Cites di polizia giudiziaria, un pm del pool (Sara Arduini) e un medico veterinario comportamentista (Susanna Pastori), allo scopo di accertare – con filmati, sopralluogo e visite – se il pappagallo che è rimasto muto dinanzi agli inviti a parlare dei tanti concorrenti, fosse o meno in salute. Come riportato da “Il Corriere della Sera”, da questi accertamenti è emerso che il pennuto è risultato essere in ottimo stato di pulizia e nutrizione anche “dal punto di vista psichico altamente equilibrato, ottimamente socializzato e indifferente ai rumori”.
IL PAPPAGALLO DI PORTOBELLO NON E’ STATO MALTRATTATO
Dunque nessun maltrattamento, come invece era stato ipotizzato dagli animalisti di tutta Italia, è stato posto in essere nei confronti del pappagallo protagonista della nuova edizione di Portobello, il programma che fu di Enzo Tortora (e lì sì che il pappagallo parlò!). Smentita, come riportato da “Il Corriere della Sera”, anche la ricostruzione – di stampo a dir poco complottista – secondo cui al pennuto era stato tappato il becco con un nastro di scotch. Niente di più falso: i rilievi dell’esercito di esperti che si è messo in campo per verificare le condizioni di salute del pappagallo hanno infatti acclarato che la striscia sul becco del volatile non era affatto una fascia di nastro adesivo come si era pensato bensì “una macchia di colore particolare ma naturale”. Insomma: il pappagallo non ha fiatato perché non aveva voglia!