È stata modificata la legge sui passaporti e d'ora in poi non si potranno più rinnovare: tutte le novità dal microchip a quelli 'collettivi'

Sono state approvate negli ultimi giorni delle importanti modifiche al funzionamento dei passaporti grazie al disegno di legge sulla cittadinanza che ha reso legalmente formali alcune modifiche già in vigore da diversi anni, aggiornando quella legge ferma al 1967 che non era più applicabile dato che nel frattempo sono profondamente cambiati gli standard internazionali: insomma, nessuna modifica particolarmente marcata e chi è solito recarsi all’estero non rimarrà sorpreso dalle ‘novità’ introdotte; mentre tutti gli altri cittadini che stanno per chiederne il rilascio – o l’hanno fatto negli ultimi mesi -potrebbero essere interessati a capire come funzioneranno d’ora in poi i passaporti.



Una delle più importanti modifiche sui passaporti riguarda il tema – certamente centrale – della sicurezza e verte attorno al fatto che d’ora in poi il documento per accedere all’estero sarà dotato di un microprocessore che registrerà le impronte digitali (e la consueta fotografia, presente anche in forma stampata) e che servirà soprattutto a rendere più complesse le contraffazioni e i furti d’identità con un livello di controllo superiore alla facilmente modificabile fotografia del proprietario.



Tutte le novità sui passaporti: abrogato il rinnovo dopo la scadenza, con l’estensione d’uso della carta d’identità

Proprio in virtù della presenza dei microchip – ed anche in questo caso strettamente legato alle novità tecnologiche che permettono la scansione del documento negli aeroporti e alle dogane – d’ora in poi è fatto espresso divieto legale di rinnovare il documento: dopo la sua naturale scadenza (o anche in caso di furto e smarrimento) il cittadino dovrà chiedere il rilascio di uno nuovo stampato da zero; fermo restando che si tratta già di una prassi consolidata da diversi anni con gli uffici comunali che avevano già superato il vecchio timbro con la nuova validità proprio perché scansionando il passaporto risultava essere scaduto.



Un’altra formalizzazione legale introdotta con la nuova legge riguarda il divieto di uso di quelli definiti ‘passaporti collettivi‘ – ovvero l’uso di un solo documento per un intero gruppo di massimo 50 persone -, già caduti da tempo in disuso ma ancora previsti dal regolamento del 1967; mentre l’ultimissimo aspetto interessante della legge (questa un’effettiva novità) è l’estensione della validità della carta d’identità per accedere a paesi extra-europei, esattamente come già oggi accade per i Balcani.