L'intelligenza artificiale è stata integrata già nelle pensioni 2025, e questo significa che i controlli sui pensionati saranno maggiori e veloci.
Le pensioni 2025 stanno subendo delle novità importanti, tra cui l’integrazione dell’intelligenza artificiale che però ha due facce della medaglia. La prima è indubbiamente positiva, dato che è un assistente che può rispondere velocemente alle richieste dei contribuenti, ma la seconda cela un lato “oscuro” per gran parte dei cittadini italiani.
L’avvento della AI porta con sé dei cambiamenti positivi ma anche negativi, sul tema previdenziale ad esempio, molti pensionati dovrebbero fare i conti con il conguaglio velocizzato proprio dal calcolo del machine learning.
Le pensioni 2025 con l’avvento dell’AI

L’intelligenza artificiale è entrata nel mondo delle pensioni già da questo 2025, e così come ha confermato il presidente dell’INPS, Gabriele Fava, durante il discorso sull’età pensionabile, questa forma di digitalizzazione vuol essere “inclusiva, di supporto e immediata“.
Tuttavia, questa tecnologia così avanzata permetterà all’ente di velocizzare quelle procedure che altrimenti sarebbero state a carico degli operatori umani, con relative disattenzioni, errori e in qualche caso “omissioni“.
Nel caso specifico l’AI si accerterà che le cifre percepite dai pensionati siano realmente spettanti, e il controllo automatizzato riguarderà le molteplici prestazioni esistenti, tra cui la 14esima mensilità, l’incremento al milione e la maggiorazione al minimo.
Controlli automatizzati AI sulle pensioni INPS
Il primo controllo – non sappiamo se è stato automatizzato già con l’AI – ha coinvolto i pensionati che nel 2021 hanno percepito indebitamente degli aiuti da parte dell’ente previdenziale. Questo accade quando alcuni redditi vengono omessi o dichiarati tardivamente.
Affinché l’INPS possa recuperare il credito già dal mese di luglio, ai coinvolti verrà intaccata anche la pensione relativamente ai periodi di agosto e settembre (vedendosi applicare una trattenuta fiscale pari al 5%).
Laddove dovessero verificarsi delle ulteriori inadempienze, l’ente potrebbe provvedere a revocare alcune indennità già dalla metà del mese di settembre.
Indipendentemente che il check sia stato eseguito dall’AI oppure dagli operatori umani, è evidente che si tratta di un segnale lampante di una mossa dall’amministrazione e dalle intenzioni nel potenziare i controlli.
