Le pensioni di agosto previste per il 2025 prevedono un conguaglio fiscale impattante, e tutto a discapito dei "furbetti" o dei "distratti".

Per le pensioni che verranno pagate ad agosto in questo 2025 il conguaglio potrebbe portare brutte notizie. Si tratta nello specifico dei “furbetti” o dei contribuenti più “distratti” che nell’anno 2021 non hanno inviato la dichiarazione dei redditi.

Ma le penalizzazioni potrebbe esser doppie: le stesse regole vigono anche per l’anno precedente ancora (risalente al 2020), ma in tal caso l’ente previdenziale procederà al recupero del credito in modo forzato (tramite l’addebito automatico nel cedolino mensile).



Controlli sulle pensioni di agosto del 2025

Le pensioni di agosto 2025 sono soggette anch’esse a controlli, così come avviene nella normalità dei casi. L’INPS infatti, si accerterà che ogni anno ci sia un conguaglio sottoposto al controllo fiscale (a patto che la dichiarazione dei redditi sia correttamente aggiornata).



L’omissione dell’invio entro la scadenza può comportare l’applicazione di una multa o addirittura la revoca dell’intera prestazione previdenziale.

L’ente previdenziale provvederà a comunicare tempestivamente le scadenze e l’inoltro dei promemoria cartacei (con annesse lettere di sollecito).

Trattenuta fiscale dell’INPS al 5%

L’INPS provvederà a trattenere il 5% in base al cedolino del mese di luglio, e l’addebito terrà conto delle prossime mensilità di agosto e di settembre. All’interno del documento c’è una dicitura che fa riferimento ai motivi delle somme da riscuotere.



La normativa è la numero 35, comma 10 bis, relativamente al Decreto Legge con protocollo 207 e risalente all’anno 2008.

Per chi è in ritardo con il saldo, anche in questo caso ricordiamo che tramite posta ordinaria, email e l’area personale (MyINPS), sarà possibile consultare l’avviso di pagamento (con tutti i dettagli e le informazioni necessarie).

Tuttavia niente è perduto, dato che la scadenza ultima per poter rimediare è prevista per il 19 settembre. Laddove non si rispettassero i tempi giusti è possibile che l’INPS penserà a revocare la prestazione (ai danni di tutti i pensionati).

A peggiorar le cose sono le prestazioni per i superstiti, per i quali l’importo verrà abbattuto in maniera definitiva.