Le regole per uscire con le pensioni anticipate nel 2025 negli anni si sono inasprite. Tuttavia in alcuni comparti è possibile godere di una eccezione.
In alcuni comparti lavorativi è ancora possibile godere delle pensioni anticipate 2025 a patto di rispettare alcune condizioni specifiche. Fino a qualche anno fa a dire il vero, grazie ad alcune misure era possibile uscire dal lavoro anche a 60 anni, a patto di aver versato 20 anni di contributi.
Le regole con il trascorrere del tempo si sono inasprite, e così anche le condizioni per il prepensionamento. Alcuni settori come quello edilizio però, grazie alla partecipazione ad un Fondo speciale, possono andarsene dal lavoro con grande anticipo.
Le pensioni anticipate 2025 per l’edilizia
Nonostante le pensioni anticipate 2025 contengano delle regole inasprite, come quelle sopra citate, grazie al Fondo speciale a cui possono aderire i lavoratori che hanno svolto delle attività gravose (come l’edilizia), si potrebbe uscire dal lavoro con un buon anticipo.
Le Casse edili hanno appurato che oltre 14.000 impiegati nel settore edile sono over 65, mentre più di 80.000 hanno poco più di 63 anni di età. É evidente che con l’avanzare dell’età anche le probabilità di infortunarsi sul lavoro sono piuttosto alte, specialmente in attività gravose.
L’edilizia si distacca – almeno in parte – dalle misure rigide del pensionamento anticipato, e ciò grazie a delle nuove condizioni contrattuali proposte al 2018 che hanno introdotto il Fondo Speciale per finanziare straordinariamente la cassa edile.
Accesso al fondo
Per poter far richiesta al Fondo speciale che consente di godere della pensione anticipata, il lavoratore interessato deve far richiesta a Edilcassa o alla Cassa edile di riferimento, nonché dove è regolarmente registrato.
In base alle esigenze dei lavoratori con mansioni gravose è possibile richiedere misure come la NASpI, la contribuzione da ricevere volontariamente e delle eventuali indennità in linea con quanto richiesto.
Dopo aver inoltrato la richiesta l’azienda provvederà a licenziare il lavoratore – che dovrà aver compiuto 63 anni – e potrà al tempo stesso percepire la NASpI. Al termine dell’indennità di disoccupazione (che finisce al 2° anno da quanto viene percepita), interverrà il Fondo Speciale.
Il Fondo Speciale garantirà circa 1.400€ mensili che verranno erogati fino al compimento dei 67 anni di età, nonché il requisito minimo per la vecchiaia.
