Le pensioni che vengono maturate dagli influencer possono essere classificate in diverse gestioni, ognuna con adempimenti e obblighi diversi.

Ad oggi in pochi avrebbero supposto che le pensioni per gli influencer potessero rientrare in una categoria differente da quelle già esistenti, che come sappiamo si suddividono in tre tipologie: separata, dei commercianti e Fpls (a cui aderiscono i lavoratori dello spettacolo).

Tra le tre vien da pensare che i content creator possano rientrare nel sistema contributivo per chi lavora nello spettacolo, ma una recente circolare dell’ente INPS ha spiegato al meglio quali sono gli adempimenti fiscali e tributari che un influencer deve rispettare.



Pensioni per influencer diversificate

Le pensioni a cui aderiranno in futuro gli influencer prevedono degli adempimenti specifici e seguono regole differenti rispetto a chi versa i contributi come lavoratore autonomo o pur essendo iscritto alla gestione commercianti.

Nel caso specifico del content creator vi è un committente, che può essere anche l’agenzia che gestisce i contatti con i brand e con cui sottoscrive un contratto con il professionista, per poi rivendere a terzi il prodotto, che non è altro che la pubblicità o la strategia adottata dall’influencer.



Gli adempimenti del committente sono: pagare la quota contributiva al professionista, inviare una comunicazione UniLav direttamente al Ministero del Lavoro e ottenere il documento di agibilità ancor prima che il content creator esegua il servizio.

Se il professionista dovesse essere fiscalmente residente all’estero allora – ancor prima dell’arrivo in Italia – deve munirsi del modello A1 o il documento equivalente e presente negli altri Paesi, così da assicurarsi l’esonero contributivo e delle tasse pagate nel Bel Paese.

Una dura scelta

Le aliquote e gli adempimenti che un influencer dovrebbe versare e rispettare potrebbero comportare un impegno oneroso. A tal proposito molti commercialisti suggeriscono al professionista di farsi catalogare come endorsement in modo tale da poter iscriversi nella gestione separata risparmiando sul costo dei contributi e riducendo gli obblighi fiscali.



Il calcolo delle aliquote contributive prevedono delle condizioni e degli obblighi differenti, e la gestione Fpls è indubbiamente più complessa ma anche più proibitiva per la difficoltà nel maturare i contributi previsti per la vecchiaia.