Le pensioni potranno sfruttare il riscatto agevolato della laurea a 900 euro. Un risparmio significativo, con le due simulazioni per uomo e donna.
Giunge alle Commissioni parlamentari la proposta di inserire per le pensioni anticipate il riscatto della laurea ad un “prezzo fisso” di 900 euro. Per decretarne la convenienza riportiamo le due simulazioni che sono state fatte da alcuni quotidiani.
Il punto più importante è il taglio drastico del costo, che dai precedenti 6.076€ passerebbe a 900€, mentre l’altro aspetto significativo è l’appoggio da parte dell’Associazione Sindacale Professionale.
Come cambiano le pensioni con il riscatto della laurea a 900 euro
La proposta ha l’obiettivo di raggiungere la soglia ideale alle pensioni anticipate, promettendo un riscatto della laurea ad un costo agevolato pari a 900 euro annui, che per l’intero percorso accademico si quantificherebbero in 4.500€ (contro gli attuali 30.000€).
Un taglio impattante che agevolerebbe anche l’uscita dal lavoro con largo anticipo rispetto alle soluzioni attuali.
Con un breve calcolo si potrebbero ipotizzare due strade, per le donne sarebbero sufficienti 36 anni di contributi e per gli uomini 37.
Simulazioni pratiche
La Repubblica ha simulato due scenari simili di due docenti sia uomo che donna, entrambi con 32 anni di contribuzione sulle spalle. Maria è una insegnante per il riscatto della sua laurea vecchio ordinamento, quadriennale, pagherebbe 3.600€ piuttosto che 24.000€.
Andrebbe in stato di quiescenza a 60 anni ma perdendo 48.000€ sulla pensione del lungo termine (in circa 20 anni). La decurtazione mensile sarebbe di 200€ al mese, passando da 1.550€ a 1.350€.
Lo stesso accadrebbe a Luca, docente di matematica che in futuro percepirebbe 1.480€ al posto di 1.650€ al mese, con una corrosione media di 40.000€.
Modifica all’aliquota tassabile
L’idea di proporre questo disegno di Legge nasce dalla petizione di Anief, che ha già raccolto più di 120.000 firme a sostegno di chi lavora nel settore della Ricerca e dell’Istruzione.
Un’esigenza nata a fronte dello studio dell’Ateneo Bicocca di Milano dopo aver evinto che mediamente un docente su due va facilmente in stato di burnout.
Se la Commissione volesse avanzare la proposta, seguiranno delle Audizioni dove associazioni e sindacati si confronteranno per stabilire il metodo di attuazione (valutando la spesa pubblica).
Oltre a permettere ai lavoratori di poter andare in pensione con largo anticipo, allo stesso tempo potrebbe susseguirsi il tanto atteso cambio generazionale di cui si parla da tempo.