Il nome di Peppino di Capri non può che essere associato ancora oggi alla musica italiana. Attore e cantante del nostro Paese, ha collezionato una serie di presenze importanti al Festival di Sanremo, ben 15 in totale. La vittoria però gli è stata assegnata solo grazie alle canzoni Un grande amore e niente più (1973) e tre anni più tardi con Non lo faccio più. I riconoscimenti ottenuti nel corso della sua fiorente carriera non possono che annoverare la sua cara Napoli, che lo ha sempre considerato come il papà della musica leggera e re indiscusso del panorama partenopeo. Lo dimostra il suo fitto repertorio, a partire da “Me chiamme ammore” che gli permette di sbaragliare la concorrenza nel ’70 al Festival di Napoli. Sono questi solo alcuni dei motivi che hanno spinto Techetechetè ad annoverare Peppino di Capri come protagonista della puntata di oggi, giovedì 25 luglio 2019. Giuseppe Faiella, il vero nome dell’artista, verrà ricordato inoltre fra due giorni in occasione del suo ottantesimo compleanno. Nonostante Peppino abbia collezionato delle vittorie fin dagli anni Cinquanta e Sessanta, viene considerato un artista vincente solo nel decennio successivo e non solo dal punto di vista della carriera musicale. Nel ’70 infatti incontra Giuliana Gagliardi, che sposerà in seconde nozze, mentre la prima moglie Roberta Stoppa darà alla luce il suo primogenito Igor.
Peppino di Capri: critica e pubblico concordi su di lui
La carriera musicale di Peppino di Capri ha vissuto solo alcuni momenti bui, da cui è riuscito a risollevarsi al meglio. Non solo agli occhi del pubblico, che lo ha sempre ricordato con affetto, ma soprattutto a quelli della critica che subito dopo i primi successi ha iniziato a non valutarlo più come agli esordi. Il papà del twist non sembra conoscere alcun freno negli anni Sessanta, quando batte persino colossi come Gino Paoli, Adriano Celentano e Little Tony con la sua “Non ti credo”, vincitrice del Cantagiro. Superata la metà del decennio qualcosa inizia a cambiare e per la prima volta assapora la sconfitta, come quella avvenuta nel ’67 con Dedicato all’amore, uno dei pochi brani che non riuscirà nemmeno a classificarsi a Sanremo. Uno stop importante a cui farà seguito anche il flop dal punto di vista della produzione, per via di quei tre singoli che non piaceranno al pubblico. In quel momento Peppino si trova all’interno di un vortice, che spazzerà via anche il gruppo Rockers che ha contribuito alla sua popolarità. In parallelo anche la vita privata del cantante non sembra procedere bene, nonostante il recente matrimonio con Roberta Stoppa. I due infatti decideranno di separarsi alla fine del decennio, poco prima che nel cuore di Peppino entri Giuliana Gagliardi.