“Pfizer e Moderna efficaci contro Variante Delta”/ Studio Yale: “Immunità elevata”
Un importante studio realizzato a Yale ha certificato quanto i vaccini anti covid di Pfizer e Moderna siano efficaci contro la variante Delta

Un importante studio realizzato dalla prestigiosa università Yale sull’efficacia dei vaccini Pfizer/BioNTech e Moderna, ha dimostrato quanto i sieri siano validi contro la variante Delta del covid, nonché nei confronti di moltre altre “modifiche” del ceppo originario del Sars-Cov2. La ricerca, come si legge su nhregister.com, è stata pubblicata in questi giorni sulla rivista Nature, e dalla stessa è emerso che le persone che sono state vaccinati contro il covid hanno una protezione maggiore nei confronti delle varianti rispetto a coloro che non state vaccinate ma che avevano contratto il virus. “I vaccini inducono alti livelli di anticorpi – ha spiegato Akiko Iwasaki, professore di immunobiologia presso la Yale School of Medicine e autore dell’articolo – contro la variante Delta e la maggior parte delle varianti, e due dosi sono meglio di una”.
Nello studio, condotto da Iwasaki, Nathan Grubaugh, professore associato di epidemiologia presso la Yale School of Public Health, e Saad Omer, direttore dello Yale Institute for Global Health, sono stati raccolti campioni di sangue da più di 40 operatori sanitari non vaccinati fra il novembre del 2020 e il gennaio del 2021, dopo di che, sono stati raccolti altri campioni da dipendenti sanitari coperti con una e due dosi, e poi confrontati con le 16 varianti di covid conosciute.
STUDIO YALE SU PFIZER E MODERNA: “VARIANTE DELTA E’ PIU’ CONTAGIOSA MA…”
In tutti i campioni vaccinati si è notato un aumento della risposta immunitaria nonché una copertura robusta alla variante Delta, in aumento dopo la seconda dose. “La variante delta – ha affermato Grubaugh nel comunicato che accompagna lo studio – è più contagiosa delle varianti precedenti. L’elevata trasmissibilità della variante, non la sua fuga dalla nostra risposta immunitaria indotta dal vaccino, spiega meglio le infezioni tra i vaccinati”.
Iwasaki ha concluso soffermandosi sugli infetti e la loro risposta immunitaria: “Recuperare da un’infezione iniziale è come ottenere una prima dose di vaccino. Un colpo di richiamo – ha concluso – potrebbe avere un effetto simile”.
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