Proteste e scioperi, Piantedosi: "Mi sfugge utilità per la pace. Gaza strumentalizzata per attaccare il governo". Su rischio violenze e missione Flotilla...

Dalle manifestazioni e proteste per Gaza alla situazione in Medio Oriente, sono diversi i temi affrontati dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nell’intervista rilasciata a Il Tempo. Pur riconoscendo il diritto a manifestare, il titolare del Viminale evidenzia la necessità di garantire la sicurezza dei cittadini. Non vuole creare allarmismo, ma sottolinea la necessità che le forze di polizia vigilino e prevengano eventuali violenze, ricordando che proprio i poliziotti sono i primi a subire le conseguenze di tutte le degenerazioni delle proteste.



Non mancano riferimenti alle violenze alla Stazione Centrale di Milano come esempio grave di protesta degenerata. Per Piantedosi tutto ciò non ha nulla a che fare con la pace in Medio Oriente, ma solo con la volontà di creare disordini. Per quanto riguarda lo sciopero generale della Cgil, per il ministro dell’Interno è una forma di protesta legittima, ma fuori luogo, infatti non capisce come uno sciopero in Italia possa aiutare la pace a Gaza.



Sfugge anche a me l’utilità che questo sciopero generale possa avere come contributo alla pacificazione del Medio Oriente. Rischia di apparire una strumentalizzazione in chiave politica interna della tragedia in corso a Gaza“.

Corteo Pro Palestina e pro-Flotilla (ANSA 2025, Alessandro Di Marco)

Per il titolare del Viminale è, anzi, uno strumento politico interno usato contro il Governo, piuttosto che un gesto utile ai palestinesi. A tal proposito, rivendica quanto fatto dallo Stato italiano nel sostegno umanitario e come si sta distinguendo nell’accoglienza dei palestinesi.



MANIFESTAZIONI PRO-PAL E PROTESTE IN PIAZZA

D’altra parte, è fiducioso riguardo la possibilità che i cortei pro-Palestina si svolgano pacificamente, avvertendo che chi compie violenze mostra disinteresse verso la causa che dice di difendere. Inoltre, riconosce il valore dell’impegno dei giovani, ma critica le occupazioni di scuole e università: “Non si capisce in che modo il blocco delle lezioni possa alleviare le sofferenze dei palestinesi“.

Non manca da parte di Piantedosi un attacco alle opposizioni, accusate di strumentalizzare il dramma di Gaza per attaccare il Governo, che non dà motivi per scendere in piazza, visto che la situazione è positiva tra occupazione alta, spread basso e turismo forte. “Bloccare l’Italia può condizionare le condotte militari di Israele? Bloccare l’Italia può alleviare le sofferenze dei civili palestinesi?“.

LA MISSIONE DI FLOTILLA E LE TENSIONI

In merito a possibili legami di movimenti italiani con Hamas, Piantedosi non ha confermato né smentito, spiegando che la questione è oggetto di indagini riservate, ma avvertito che i movimenti pro-Palestina sono molto eterogenei e che bisogna vigilare per evitare degenerazioni.

Sulla missione della Global Sumud Flotilla, Piantedosi a Il Tempo ha riconosciuto che avrebbe potuto avere valore simbolico, ma ha criticato chi ha rifiutato la mediazione proposta dal Presidente della Repubblica tramite la Chiesa per garantire la consegna degli aiuti.

Infine, ha commentato il paragone con gli anni di piombo e le Brigate Rosse, assicurando che non siamo a quel punto, ma che è sempre possibile un rischio di radicalizzazione quando il clima politico e sociale si surriscalda. “Dobbiamo evitare che chiunque possa cogliere l’occasione del dibattito acceso sui temi dell’attualità per vivere la suggestione di innalzare il livello di conflittualità nelle piazze e nella società“, ha concluso Piantedosi.