PIAZZA GRANDE DI LUCIO DALLA A SANREMO 2020
Nata nel 1972, e composta da Gianfranco Baldazzi con Ron e Sergio Bardotti, Piazza Grande è il titolo di una delle canzoni più note di Lucio Dalla. Presentata al pubblico per la prima volta all’edizione del Festival di Sanremo del 1972, si classificò quarta, ma non soffrì mai di paragoni e confronti con altri brani, perché ebbe da sempre il successo che meritava. Unica connotazione negativa, semmai, l’ebbe nel confronto con la canzone Vou Dar de Beber à Dor del 1968, attribuita ad Amàlia Rodrigues: la somiglianza è davvero notevole, ma non ci furono dubbi conclamati di plagio a sotterrarne l’importanza. Il pezzo era nato dagli strimpelli di Rosalino Cellammare che l’aveva fatta nascere come brano country per poi rielaborarla con arrangiamenti di chitarra acustica e arpeggi di rilievo. Secondo quanto raccontato dallo stesso Lucio Dalla, Piazza Grande parla di Bologna e della sua Piazza Maggiore che vede per l’occasione del brano un bohémien protagonista. In realtà, rilevazioni oggettive smentiscono il richiamo a Piazza Maggiore, posto che le richiamate panchine e l’erba citate nelle canzone non furono mai presenti in questo luogo.
Al contrario, il riferimento sembra richiamare la più piccola e sempre bolognese Piazza Cavour che sembra possedere tutte le descrizioni cantante egregiamente da Lucio. Il testo di questo artista, patrimonio storico ed eccellente della nostra musica, che ci ha lasciato prematuramente 6 anni fa, è stato cantato molte volte dai colleghi che in qualche modo hanno voluto ricordarlo. E anche uno dei più significativi concerti a lui dedicati nella sua amata Bologna porta proprio il titolo di Piazza Grande. In quell’occasione le sue canzoni più celebri furono interpretate da Stefano Fucili che, oltre ad essere stato scoperto proprio da Lucio negli anni 90’, ha collaborato insieme a lui alla redazione del brano Anni Luce nel disco Luna Matana.
Il testo di Piazza Maggiore
Santi che pagano il mio pranzo non ce n’è
Sulle panchine in Piazza Grande
Ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n’è
Dormo sull’erba e ho molti amici intorno a me
Gli innamorati in Piazza Grande
Dei loro guai dei loro amori tutto so, sbagliati e no
A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io
A modo mio avrei bisogno di sognare anch’io
Una famiglia vera e propria non ce l’ho
E la mia casa è Piazza Grande
A chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho
Con me di donne generose non ce n’è
Rubo l’amore in Piazza Grande
E meno male che briganti come me qui non ce n’è
A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io
Avrei bisogno di pregare Dio
Ma la mia vita non la cambierò mai mai
A modo mio quel che sono l’ho voluto io
Lenzuola bianche per coprirci non ne ho
Sotto le stelle in Piazza Grande
E se la vita non ha sogni io li ho e te li do
E se non ci sarà più gente come me
Voglio morire in Piazza Grande
Tra i gatti che non han padrone come me attorno a me