Scuole chiuse da lunedì 8 marzo in tutta la regione Piemonte e Dad (didattica a distanza) per 15 giorni per seconde e terze medie e per gli alunni delle superiori. Lo ha annunciato in questi minuti attraverso la sua pagina Facebook il governatore Alberto Cirio annunciando le importanti novità sul fronte della attività didattica a partire dalla prossima settimana, “alla luce dei dati degli oltre 30 distretti sanitari del Piemonte”.
Questo ha portato alla necessaria adozione di “misure più restrittive estendendo la didattica a distanza anche per gli ordini e gradi scolastici inferiori nelle aree dove l’incidenza dei contagi supera la soglia di allerta” e dove sono presenti altri eventuali parametri contemplati dal nuovo Dpcm (tra cui la “presenza certificata di casi da variante con azioni restrittive già attuate e incremento improvviso di contagi nell’ultima settimana”). Secondo l’ultimo Dpcm, inoltre, anche in zona gialla o arancione – come nel caso della regione Piemonte – diventa necessario intervenire anche in ambito scolastico al fine di contenere il più possibile il rischio di diffusione contagio.
PIEMONTE, SCUOLE CHIUSE DA 8 MARZO E DAD PER 15 GIORNI
Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme all’assessore all’Istruzione Elena Chiorino, in queste ore ha incontrato gli epidemiologi dell’Unità di crisi e i rappresentanti degli enti locali e del mondo scolastico. In seguito Cirio ha comunicato cosa accadrà dal prossimo lunedì 8 marzo ed ha aggiunto: “Oltre alla soglia di 250 casi ogni 100 mila abitanti definita dal Governo, gli epidemiologi della nostra Unità di crisi ci segnalano una allerta dove la media dell’ultima settimana è almeno doppia rispetto alle tre settimane precedenti”. A colpire maggiormente è la parte occidentale del Piemonte mentre i dati sembrano leggermente migliori in quella orientale. Ad essere osservate speciali, ha aggiunto Cirio, “le aree del Torinese, Cuneese, Vercellese e Vco”. A creare preoccupazione è soprattutto la variante inglese diffusa in tutto il Piemonte in metà dei casi positivi. Tale variante oltre ad avere una elevata velocità di diffusione colpisce anche i soggetti più giovani. “Per questa ragione è necessario intervenire in modo rapido”, ha precisato il governatore che rispetto alla situazione scolastica ha chiosato: “Pur nella necessità di tutelare la salute, cercheremo di salvaguardare il più possibile la didattica in presenza nella fascia dagli 0 ai 6 anni, per gli studenti disabili e i laboratori”.