La vicenda connessa al possibile ritrovamento in Russia di Denise Pipitone sta tenendo con il fiato sospeso non soltanto l’Italia intera, ma anche e soprattutto Piera Maggio e Pietro Pulizzi, i suoi genitori, che in questi diciassette anni non hanno mai smesso di cercarla con ostinazione, credendo fermamente nel fatto che la loro bambina, rapita a Mazara del Vallo nel lontano 2004, prima o poi avrebbe potuto essere rintracciata. Adesso, la possibilità spalancatasi con l’appello della giovane Olesya Rostova in una tv russa ha riacceso in loro un filo di moderata speranza.
In attesa di conoscere il verdetto tanto atteso, in molti si stanno domandando il motivo per il quale Denise non porti il cognome del padre e la risposta è legata a una relazione extraconiugale nata anni addietro tra i due, quando lui era ancora sposato con sua moglie, Anna Corona, e aveva già una figlia, di nome Jessica. Fra l’ex coniuge di Pulizzi e Piera Maggio non corre buon sangue, tanto che in passato Jessica è stata accusata del rapimento di Denise, salvo essere poi assolta dalla Corte di Cassazione quattro anni orsono.
PIERA MAGGIO E PIETRO PULIZZI, GENITORI DI DENISE PIPITONE: LA SPERANZA DALLA RUSSIA
Oltre ai pregiudizi connessi al loro amore clandestino, Piera Maggio e Pietro Pulizzi in tutti questi anni hanno dovuto combattere con il peso di non conoscere quale sorte sia toccata alla loro bambina, ma i due non si sono mai arresi e, mossi unicamente dall’amore che solo chi è genitore può sperimentare all’interno del proprio animo, hanno continuato a diffondere appelli e a cercare in lungo e in largo la piccola Denise Pipitone. Il cognome, ovviamente, è quello dell’ex marito di Piera Maggio, Toni Pipitone, dal quale la donna ha divorziato. In un’intervista del passato rilasciata al settimanale “Vivo”, nel commentare la decisione di abbandonare la prima moglie e la figlia per stare vicino a Denise e alla sua Piera, Pietro Pulizzi rivelò che “nessuno della mia famiglia mi vuole più vedere, sono rimasto solo”, rivelando un animo combattivo e determinato, per certi versi molto simile a quello di Piera Maggio: “Io voglio scoprire la verità, voglio scoprire chi ha fatto del male a Denise e chi ha osato strapparla dall’affetto della madre”. L’auspicio è che tali risposte possano arrivare già nelle prossime ore, magari dalla Russia…