Valeria Bartolucci, la moglie di Louis Dassilva, intervistata ieri sera da Quarto Grado: scopriamo che cosa ha raccontato su Pierina Paganelli
Il talk di Rete 4, Quarto Grado, torna sul giallo di Pierina Paganelli con una intervista esclusiva a Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva, quest’ultimo unico indagato per l’omicidio dell’anziana signora di Rimini. “Mi auguro che in un’aula del tribunale cominci ad emergere un po’ di verità – spiega Valeria Bartolucci in vista del processo a suo marito che comincerà lunedì prossimo, 15 settembre 2025 – c’è preoccupazione, ansia, un po’ di angoscia, speranza, trepidazione, un bouquet di emozioni”.
Secondo la donna “Louis è innocente, certo, ne sono sicura per un motivo semplicissimo, l’ho visto con i miei occhi, poi se i soliti ignoti vogliono continuare a dire che non sono credibile, lo vedremo in tribunale. Io rimango basita, c’è un doppiopesismo, a parità di alibi forniti quello di Dassilva non vale e quello di altre persone è granitico, poteva essere anche argilloso il mio alibi ma da lì a dire che non vale perchè sono un congiunto, sta cosa mi puzza di di doppioppesismo perchè anche gli altri sono congiunti e parenti ma il loro vale”.
OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, VALERIA BARTOLUCCI “NON PUNTO IL DITO SE…”
Secondo Valeria Loius Dassilva aveva solo da perdere dalla morte di Pierina Paganelli: “E’ venuta fuori la relazione , Louis ha perso il lavoro, è stato incarcerato, non mi sembra ci abbia guadagnato chissà che come piace credere alla gente che dice che ha fatto un regalo all’amante, invece che un mazzo di fiori ti uccido un parente scomodo. Alla fine però per quale motivo? Lui è in carcere e non può stare neanche con la sua tanto amata, il movente è la cosa che mi lascia perplessa oltre ogni limite”.
Quindi aggiunge: “Per puntare il dito contro qualcuno devi avere delle provi altrimenti rimangono chiacchiere. Se le chiacchiere però le faccio io non valgono niente, se lo fa qualcun altro diventano la nuova prova regina, wow. Io non punto il dito perchè non ho delle prove ma un cervello ce l’ho, diversamente dalle altre persone la famiglia Bartolucci-Dassilva non ha mai puntato il dito contro nessuno fino a che qualcuno non ha iniziato a puntare il dito contro di noi.
Dassilva è in carcere per le bugie di Manuela Bianchi – ribadisce un concetto già espresso più volte in passato – se apri l’interrogatorio con una clamorosa bugia, io che sto indagando come faccio a dire alla fine di tre giorni che tu sei sincero e credibile?”, dice riferendosi all’incidente probatorio su Manuela Bianchi, amante di Louis.
OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, VALERIA BARTOLUCCI “LUI UN KILLER SPIETATO?”
“Io non credo che sia possibile definirlo un killer lucido e spietato che torna la mattina dopo sul luogo del delitto, per quale motivo? Rischiando di andare a contaminare la scena o per lasciare dna che la sera prima non avevi lasciato? Quando è caduta la Cam 3 si è creato un buco, questa è la toppa , perchè questa testimonianza è fiorita subito dopo la caduta della Cam 3. Se io scendo perchè voglio andare ad incontrare la mia amante, apro la porta e trovo un cadavere non è detto che l’ho uccisa io? E’ una cosa fuori dalla logica”.
Valeria è stata di recente in Senegal: “E’ stato bello, emozionante, stancante, quasi tutte le persone che abbiamo conosciuto ci hanno confermato quanto sia incredibile pensare ad un Louis con una natura violenta”. Infine, sul processo: “Desidero e spero con tutto il cuore che venga assolto ma non perchè è mio marito ma perchè è innocente”.
OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, VALERIA BARTOLUCCI A LE IENE
Valeria Bartolucci è stata intervistata anche da Le Iene, chiacchierata che sarà mandata in onda domani sera, e Quarto Grado ha anticipato una parte del servizio.
“Secondo chi indaga si parlava di riti voodoo di Louis per fare del male agli inquirenti quando in realtà si tratta di una pratica diffusa fatta per avocare a se la protezione da qualunque cosa contro la tua vita, non si tratta di oggetti contundenti ma indossati, una sorta di amuleto che allontana le influenze maligne e porta buona sorte – racconta Valeria mentre si reca presso un ragazzo che produce appunto amuleti – è usato per protezione, non per attacco, serve per portare del bene a te stesso per la tua famiglia o i tuoi bambini”.
Valeria Bartolucci continua quindi a dirsi certa dell’innocenza del marito, spiegando che la sera del 3 ottobre 2023, quando Pierina Paganelli veniva uccisa, lui era al suo fianco.
OMICIDIO PIERINA PAGANELLI, LE PAROLE DEL FONICO SULL’ESPERIMENTO
Infine a Quarto Grado le parole di Michele Vitiello, informatico forense nonché consulente della famiglia Saponi (quella di Pierina Paganelli), che ha preso parte alla recente perizia fonica effettuata nei garage di via del Ciclamino: “Sicuramente avremo una risposta – dopo questo esperimento – ho partecipato alle operazioni peritali del primo settembre, sono stati fatti dei rilievi, tutti gli aspetti fonici sono stati trattati, sono state registrate le varie aperture e chiusure delle porte e delle basculanti, delle porte tagliafuoco, sono stati simultai e registrati i passaggi dall’auto in garage e sono stati registrati con un registratore con volume costante le voci per cercare di capire eventualmente dei bisbiglii”.
E ancora: “E’ stata usata la stessa telecamera usata che ha registrato i suoni, ed è stata usata anche la stessa memoria, nuova ma con le stesse condizioni tecniche dell’epoca, i periti hanno anche cercato di posizionare la telecamera nella stessa posizione, quindi lo scenario è rimasto lo stesso. Potrebbero essere cambiato le porte, che si usurano nel tempo”.
Quindi ha concluso: “I consulenti della procura hanno già fatto delle registrazioni e un saggio fonico negli scorsi mesi e non è da escludere che possa essere usato per capire le variazioni fino ad oggi”.