Piero Pelù torna sul palco dell’Ariston con la sua Gigante, canzone che ieri, nella finale del Festival di Sanremo 2020, ha conquistato la quinta posizione. “C’è una nuova sonorità – dice il rocker rispondendo alle prime domande dei giornalisti – un nuovo mondo che voglio raccontare. Sono qui per festeggiare i miei primi 40 anni nel mondo della musica, soprattutto rock”. Piero Pelù racconta inoltre che la sua nuova consapevolezza ha avuto inizio circa un anno e mezzo fa, quando al carcere minorile di Napoli ha avuto modo di conoscere alcune realtà che l’hanno segnato: “si capiva che erano persone cui era stata negata un’infanzia – dice l’artista – armi sul tavolo della cucina, violenza, manovalanza della camorra, abbandono scolastico, che è una cosa gravissima. Loro – sottolinea Pelù – come bambini in giro per il Mediterraneo sui barconi, senza genitori”. Il brano è infatti un grido alla speranza per il futuro: “È una canzone che parla di rinascita”, spiega il cantante. (Agg. di Fabiola Iuliano)
Piero Pelù: quinto con la sua “Gigante”
Piero Pelù carico a pallettoni per la finalissima del Festival di Sanremo 2020. Esibizione grintosa e come sempre sentita, con il bellissimo brano ‘Gigante’ che si candida a scalare la classifica di questa finale. A presentarlo le co-conduttrici di Amadeus, Diletta Leotta e Sabrina Salerno. Piero Pelù si scatena durante la performance e si gode l’abbraccio dell’Ariston. Come già accaduto il cantante si mischia tra la folla del teatro sanremese e involontariamente “scippa” la borsa di un’elegante signora tra le prime file. A fine esibizione ci pensa il conduttore Amadeus a riportare la borsetta alla sua legittima proprietaria, che ride, ringrazia e rifila un bacio al padrone di casa. Piero Peù un gigante: riuscirà a compiere uno scatto in classifica?
Piero Pelù pronto per la finale
Piero Pelù pronto a gareggiare per la finale del settantesimo Festival di Sanremo. L’artista arriva a questo appuntamento con grande carica ed energia, dopo una serata che lo ha visto piazzarsi al quinto posto nella classifica stilata dalla sala stampa. La sua canzone ‘Gigante’, dedicata alla nipote, ha fatto breccia nel cuore del pubblico e della critica. Vedremo dunque se questa sera riuscirà a scalare posizioni e ad avvicinarsi alla vetta. Il tema del brano, d’altra parte, è tosto. Piero Pelù lo ha scritto insieme a Luca Chiaravalli e alcune strofe sono già nella testa dei fan: “Spingi forte, spingi forte salta fuori da quel buio crescerai aprendo porte tutti i giorni. […] Tu sei il mio Gesù, la luce sul nulla mio piccolo Buddha”. In questa edizione della kermesse Piero Pelù si è fortemente schierato al fianco delle donne con gesti eclatanti, come la fascia nera al braccio. “Dico la verità, a volte mi vergogno di essere un uomo, me ne vergogno ogni volta che c’è un femminicidio”, ha detto spiegando il suo gesto. Fascia nera che Piero Pelù aveva indossato nella serata delle cover, mentre ieri sera, nella penultima puntata del festival, ha chiuso l’esibizione a petto nudo con un “no” sul petto che condanna qualsiasi forma di violenza contro le donna.
Piero Pelù, una forma di protesta attraverso la musica
Con il suo brano Piero Pelù punta soprattutto alla diffusione di un messaggio preciso e chiaro in favore delle donne. Con il “no” disegnato sul petto ha preso le distanze dal fenomeno della violenza sulle donne. Così con la sua canzone ha voluto affrontare apertamente un tema tristissimo e purtroppo molto attuale. Una tematica apprezzata particolarmente dal direttore artistico e conduttore Amadeus, che ha aperto anche allo splendido monologo della giornalista Rula Jebreal, sul palco durante la serata di apertura del Festival di Sanremo 2020. Il rocker toscano vuole portare a termine la sua missione, ma al tempo stesso non disdegna una classifica che lo vede ai piani alti. Nella puntata di questa sera vedremo nuovamente cosa decideranno la giuria demoscopica, la giuria della sala stampa e, infine, anche i telespettatori grazie al meccanismo del televoto. Al momento Piero Pelù è lontano dalla vetta, ma nulla è impossibile.