• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Chiesa » Movimenti Cattolici e ordini » VITTADINI/ Per una svolta liberale e sussidiaria

  • Movimenti Cattolici e ordini
  • Politica

VITTADINI/ Per una svolta liberale e sussidiaria

Giorgio Vittadini
Pubblicato 25 Maggio 2012
senato_seduta2R400

Foto: InfoPhoto

Al netto di tutte le considerazioni che hanno riempito le cronache politiche, il risultato elettorale è innanzitutto l'esito di un’enorme delusione. L'opinione di GIORGIO VITTADINI

Al netto di tutte le considerazioni contingenti che hanno riempito le cronache politiche e fantapolitiche, va detto che il risultato elettorale è innanzitutto esito di un’enorme delusione. Sarebbe meglio smetterla con il refrain dell’antipolitica: piuttosto, quel che è avvenuto, così come il clima che si respira, nascono dall’illusione che sia la politica a salvarci, quella di chi ci ha governato fin qui o quella di chi pretende oggi di contestare tutto.


SCUOLA/ Dal primo 800 a Giussani e oltre, così l’educazione cattolica ha plasmato l’Italia


Nelle ultime elezioni politiche del 2008 Silvio Berlusconi e la sua coalizione avevano ottenuto una maggioranza quasi mai raggiunta da altri schieramenti. Gli italiani non ne potevano più di anni grigi di statalismo soffocante e ci si aspettava (finalmente!) una svolta liberale, assente in Italia dai primi anni del Dopoguerra quando tutti, Stato e privato, maggioranza e opposizione, nonostante le divisioni ideologiche, avevano collaborato per la ricostruzione e il boom economico. Ci si aspettava un’inversione di tendenza dopo l’orgia collettiva degli anni Ottanta, in cui, con la responsabilità di tutti, si era pensato di poter risolvere definitivamente i problemi sociali degli italiani dilatando a dismisura la spesa pubblica (portando il debito pubblico dal 60% al 120% del Pil).


FOTOGRAFIA/ Elio Ciol, lo sguardo incantato dal vero di un “contadino nomade”


Si sperava in un’inversione di rotta dopo governi che avevano sostenuto una burocrazia vecchia e stantia, un prelievo fiscale altissimo, una spesa pubblica clientelare e inefficiente, una scuola centralistica caratterizzata da abbandoni e scarsa qualità, una scarsa considerazione del mondo delle piccole e medie aziende (anche di quelle competitive), una giustizia spesso amante dei riflettori, ma oltremodo lenta e inadempiente nei confronti delle persone comuni.

La gente ha sperato che Berlusconi e la sua coalizione mettessero fine a tutto questo. Ma perché non è avvenuto? Perché tutte le forze politiche hanno accettato in pieno l’assunto della Seconda Repubblica nata da Tangentopoli, quello di una politica non legata a partiti popolari, a realtà di base, a istanze popolari e economiche, ma la politica dell’one man show, dei talk show televisivi, dei congressi di partito inesistenti e delle scelte di candidati fatti dalle segreterie, spesso tra clientes o persone senza cursus honorum. Una politica che quando pensa al federalismo riesce al massimo a concepire gli enti locali come piccoli Stati decentrati, autoreferenziali e comunque non in funzione delle realtà di base che dovrebbero servire, e immagina di trovare consenso inventandosi fantomatici circoli di base creati però dall’alto.


Centro Internazionale CL: “25 anni di missione per Cristo”/ Card. Farrell: “Chiesa critica ad ogni ideologia”


Cos’è invece una vera svolta liberale? È la scommessa sull’io, sulla persona, non funzionale ad alcun progetto sociale o politico, ma capace di generare novità, cambiamenti positivi nell’economia e nel sociale. È la convinzione che nessun cambiamento politico-sociale ci sarà se non c’è un cambiamento radicale nell’uomo, una presa di coscienza di chi siamo, di ciò che desideriamo e necessitiamo: un gusto e una soddisfazione più profondi, che implicano il bene degli altri, di fronte a cui il mero desiderio di esercitare un potere è poca cosa; la capacità umile di ammettere i propri errori; la disponibilità continua a cambiare di fronte a nuove situazioni; la voglia indomabile di costruire non solo per sé, ma per il popolo a cui si appartiene. 

Una persona così, dice don Giussani, non rimane isolata, ma si mette insieme ad altri in formazioni sociali che, se rimangono tese all’ideale che le ha costituite e non corporative, sono in grado di educare e spingono a costruire “opere” che rinnovano economia e società. La novità non verrà nemmeno da nuove realtà che appaiono vincenti se il loro credo è ancora nel potere salvifico della politica, e non mettono a tema il cambiamento dell’io e della società.

A destra, a sinistra o al centro, chi crede in una svolta sussidiaria e liberale deve invece mettere a tema questa lunga marcia di cambiamento personale e collettivo, alla ricerca di una verità di se stessi. E chi voglia impegnarsi in politica deve farlo determinato dal desiderio di servire il popolo, e per questo esserne parte in un dialogo continuo, teso a valorizzare tutti i tentativi virtuosi di risposta ai bisogni della gente presenti nella società.

Allora, si può avere il coraggio di riformare scuola e università, perché ci sia un’educazione all’altezza del suo scopo; incentivare e detassare le imprese che creano occupazione, investono, esportano; riformare la giustizia, non con leggi ad personam, ma evitando che gli innocenti vadano in galera e i più debbano aspettare anni per vedere celebrati i processi; attuare un federalismo fiscale dove chi spreca smetta di scialacquare e chi è virtuoso sia premiato.

Il lavoro dell’Intergruppo per la Sussidiarietà è stato un esempio virtuoso di dialogo su questi temi, purtroppo reso marginale dalle stesse forze politiche e valorizzato dal solo presidente Napolitano (ad esempio in occasione del Meeting di Rimini dello scorso anno). In generale però occorre essere realisti: perché il cambiamento descritto avvenga bisognerà lavorare molto e avere molta pazienza. Ma chi si muove per un ideale e non per un’egemonia non ha fretta, perché vive già una soddisfazione in quel che è e fa.

Tags: Don Luigi Giussani

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Movimenti Cattolici e ordini

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net