Scattano le ultime ore per poter votare alle urne anche per le Regioni a Statuto Speciali con le Comunali in corso anche nei comuni del Friuli Venezia Giulia (uno solo, Gorizia), sette comuni in Sicilia, tra cui la provincia di Trapani e due in Sardegna tra cui il capoluogo di provincia Oristano. La modalità di voto per questi comuni nelle Regioni a Statuto Speciale sono le medesime per i ballottaggi “normali” nelle altre regioni d’Italia: il secondo turno alle Elezioni Comunali produce anche per i comuni speciali le stesse regole per lo spoglio e la dichiarazione ufficiale di Sindaco e Consiglio Comunale, con la medesima soglia per divenire nuova guida della città e lo stesso orario di chiusura delle urne (le ore 23) per poter effettuare il proprio voto. La carica dei 101 comuni al voto sta giungendo al termine, da dopo le 23 exit poll e primi risultati definitivi. (agg. di Niccolò Magnani) Clicca qui per Ballottaggi Elezioni Comunali 2017: diretta live. Qui i risultati Comunali: Trapani, Catanzaro, L’Aquila – Genova, Parma, La Spezia – Chiavari, Abbiategrasso, San Donato – Monza, Crema, Buccinasco – Padova, Verona, Gorizia – Taranto, Lecce, Oristano
Mentre mancano ancora 7 ore alla chiusura delle urne per il ballottaggio Comunali 2017, nei 101 comuni al voto i vari elettori spesso non sanno come e soprattutto quanti seggi vengono eletti nella composizione del nuovo Consiglio Comunale che idealmente da lunedì mattina sarà formato appena giunti i risultati ufficiali delle Amministrative 2017. Il Consiglio Comunale è composto dal sindaco e da 60 membri nei Comuni con popolazione superiore ad un milione di abitanti; sono 50 membri per una popolazione superiore a 500mila abitanti; 46 per i Comuni da 250mila abitanti e 40 per tutti i Comuni con popolazione superiore a 10mila abitanti oppure che, pur avendo meno abitanti, sono capoluoghi di provincia. Via via le altre situazioni minori, con 30 eletti in Consiglio nei comuni con popolazione superiore a 30mila, 20 per 10mila abitanti e 16 per i comuni con popolazione superiore a 3mila abitanti. Per quanto riguarda invece tutti gli altri tipi di comuni, sono 12 i membri totali del nuovo Consiglio Comunale. (agg. di Niccolò Magnani)
Le votazioni in occasione dei ballottaggi alle Amministrative 2017, proseguono spedite nei Comuni italiani interessati e nei quali, nel corso della notte, sarà possibile conoscere il nuovo primo cittadino. Nonostante il calo di affluenza registrato alle 12:00, fino alle 23:00 sarà ancora possibile esprimere la propria preferenza per il candidato sindaco giunto al secondo turno. A tal proposito, ricordiamo che per votare occorre portare con sé ed esibire la tessera elettorale insieme al proprio documento di riconoscimento valido. Ma come deve comportarsi chi ha smarrito la scheda? Nessun problema in quanto, come ricorda IlPost.it, sarà possibile richiederla anche questa domenica, presso l’ufficio comunale competente. Chi non ha votato al primo turno potrà comunque decidere di presentarsi al secondo. Ricordiamo inoltre che per votare sarà necessario apporre un segno sul rettangolo con il nome del candidato sindaco prescelto o sul simbolo della lista a lui collegata. A vincere il ballottaggio, dopo la chiusura dei seggi, sarà il candidato che è riuscito ad ottenere il maggior numero di voti validi. Ne basterà anche solo uno in più rispetto al totale raggiunto dal suo avversario, mentre in caso (quasi del tutto improbabile) di parità, sarà eletto il candidato più anziano. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Operazioni di voto ancora in corso per i ballottaggio alle Elezioni Comunali, con la scheda elettorale che ogni elettore che si troverà davanti che ricalca quella che trovate in foto qui sotto. Per votare ricordiamo è necessario esibire un documento di identità oltre alla tessera elettorale: a quel punto dentro la cabina basta apporre come vedete qui sotto un segno sul rettangolo del candidato sindaco che si è deciso di sostenere. È vietato come abbiamo scritto anche qui sotto votare per un candidato e per una lista a lui avversaria, non si può esprimere dunque voto disgiunto. Il voto invece rimane valido se voi apponete un segno solo ad una lista che intendete appoggiare: quel voto lì andrà al candidato sindaco a cui quella lista è collegata. (agg. di Niccolò Magnani)
Sul fronte delle votazioni in corso fino alle 23 oggi per il ballottaggio delle Comunali, importante è ricordare che non solo il sindaco viene eletto oggi ma si decide, in base ai risultati e le percentuali, si determina anche la composizione del Consiglio Comunale collegato al sindaco eletto. Come da regolamento della legge elettorale per le elezioni Comunali, l’attribuzione dei seggi alle liste è effettuata dopo la proclamazione a sindaco: non sono ammessi però i candidati che abbiano ottenuto al primo turno meno del 3% dei voti validi e che non appartengano a nessuna coalizione di gruppi che abbia superato tale soglia. Con l’elezione del sindaco al secondo turno, «alla lista o al gruppo di liste a lui collegate che non abbia già conseguito almeno il 60% dei seggi del consiglio, viene assegnato il 60% dei seggi, sempre che nessuna altra lista o altro gruppo di liste collegate al primo turno abbia già superato nel turno medesimo il 50% dei voti validi.
I restanti seggi vengono assegnati alle altre liste o gruppi di liste collegate». Da ultimo, sono eletti consiglieri comunali i candidati di ciascuna lista secondo l’ordine dei voti ottenuti individualmente: se finiscono in parità, allora viene eletto chi precede in ordine di lista elettorale presentata. (agg. di Niccolò Magnani)
Dalle 7 di questa mattina si sta votando per il secondo turno alle Elezioni comunali 2017 e che prevedono il ballottaggio (quasi ovunque) tra centrodestra e centrosinistra nell’ambito della sfida al termine della quale sarà eletto il nuovo sindaco ed i relativi consiglieri comunali. Il ministro dell’Interno ricorda che il turno di ballottaggio viene visto come una prosecuzione delle operazioni del primo turno, motivo per il quale potranno votare oggi solo gli elettori che abbiano maturato il diritto di voto entro la data dell’11 giugno, ovvero quando si è svolto il primo turno, due settimane fa. Gli aventi diritto al voto, inoltre, potranno votare oggi anche se non hanno partecipato al primo turno e per poter esercitare il proprio diritto di voto, sarà sufficiente esibire presso l’ufficio elettorale di sezione nelle cui liste l’elettore risulta iscritto, non solo il documento di riconoscimento valido ma anche la propria tessera elettorale personale a carattere permanente. Per votare ci sarà tempo fino alle 23:00 odierne. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
Urne aperte dalle ore 7 della mattinata di domenica, e in 111 Comuni d’Italia si voterà per i ballottaggi e completare così il quadro degli eletti come Sindaci in queste Elezioni Comunali Amministrative 2017. Una situazione che vedrà gli elettori recarsi alle urne in un ritaglio di tempo tra il gran caldo che sta investendo tutta la Penisola e che potrebbe suggerire di andare a cercare un po’ di fresco con qualche tuffo in mare. Prima di andare a votare, però, occhio alla tessera elettorale. Innanzitutto bisogna controllare i timbri: deve esserci ancora spazio per apporre un timbro, in nessun caso la tessera elettorale potrà essere vidimata al di fuori degli spazi preposti. Dunque sarà fondamentale ricordarsi di portarla al seggio elettorale e, soprattutto, verificare che ci sia spazio per una nuova timbratura. In caso contrario o nel caso l’elettore l’avesse smarrita, gli uffici elettorali, Comunale e circoscrizionali, saranno aperti per richiedere già in giornata il rilascio di una nuova tessera elettorale.
Dopo due settimane di campagna elettorale tra i candidati sindaci dei 111 comuni con più di 15mila abitanti interessati dalle amministrative 2017 che non hanno trovato la quadra al primo turno, ecco arrivare il giorno del ballottaggio che oggi, 25 giugno, metterà la parola fine su questa tornata di elezioni comunali. Ma sono ancora in tanti a domandarsi come si vota a ridosso della scadenza elettorale. Intanto è bene ricordare che i seggi resteranno aperti in tutti i comuni interessati dal ballottaggio dalle ore 7 alle ore 23. Subito dopo scatteranno le operazioni di scrutinio. Nonostante sul web sia stata lanciata un’opera di disinformazione senza precedenti, sottolineiamo per l’ennesima volta come anche chi non abbia esercitato il proprio diritto di voto al primo turno, possa esprimere la propria preferenza per questo o quel candidato sindaco al ballottaggio. Come per chi ha votato anche lo scorso 11 giugno, sarà necessario esclusivamente mostrare un documento di identità che attesti la propria maggiore età ed essere in possesso della tessera elettorale.
Tra i 111 comuni chiamati ad esprimere il proprio voto per le elezioni comunali del 25 giugno ci sono anche 22 capoluoghi di provincia: Alessandria, Asti, Belluno, Catanzaro, Como, Genova Gorizia, L’Aquila, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Trapani e Verona. In tutti questi comuni, fatta eccezione per quello di Asti, dove il candidato del Pd sfida quello del M5s, si ripropone un ballottaggio vecchio stile, improntato sul bipolarismo che ha contraddistinto gli ultimi decenni in Italia, tra centrosinistra e centrodestra. Ma cosa succede se il testa a testa termina in parità? Un’eventualità remota, visto che è difficile immaginare che con più di 15.000 abitanti chiamati alle urne si raggiunga un equilibrio perfetto. In ogni caso la legge deve prevedere anche l’improbabile: dunque cosa accadrebbe? Lancio di monetina? Nuovo ballottaggio risolutivo? Macché: viva l’esperienza! A diventare sindaco sarebbe il candidato più anziano. E va bene l’esperienza, ma sembra proprio il contrario del detto sempre di moda che recita:”Largo ai giovani”!
Una volta chiarito come si vota alle elezioni comunali del 25 giugno concentriamoci su uno degli aspetti che – come ogni tornata che si rispetti – rappresenterà uno spunto di riflessione dal punto di vista politico. Ci riferiamo al dato dell’affluenza, indice insindacabile per stabilire il livello d’attaccamento della popolazione alla politica. Ai ballottaggi delle amministrative 2015, per dirne una, si toccò uno dei punti più bassi della storia repubblicana, quando alle urne si recò meno di un italiano su due e per la precisione il 47,12%. In questo senso la partità più interessante è quella che si disputa a Trapani, dove si è creata una situazione a dir poco paradossale. Il candidato di Udc e liste civiche, Fazio, ha infatti deciso di auto-sabotarsi non presentando la lista di assessori entro la scadenza prestabilita determinando la decadenza dal ballottaggio. Una scelta determinata dalle beghe con la legge che Fazio spera di risolvere entro un anno, quando cioé – secondo i suoi piani – si tornerà alle urne dopo il commissariamento del comune. Per evitarlo c’è un solo modo: che il candidato del centrosinistra, Piero Savona, riesca a trascinare alle urne il 50% più uno degli aventi diritto al voto. Ce la farà?