Strappo nel Centrodestra, si acuisce lo scontro tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi: il Cavaliere passa al contrattacco, fare cadere il governo gialloverde. Negli ultimi mesi all’interno di Forza Italia sono convissute linee diverse sull’intensità dell’opposizione da mettere in campo, ma ora il Cavaliere prova a fare quadrato e ad accendere i riflettori sulla differenza identitaria tra i due partiti di maggioranza. Il Giornale evidenzia che gli azzurri nei prossimi tempi proveranno a comunicare all’esterno una chiara collocazione nel centrodestra, ma anche la distanza da ogni tentazione populista. Giorgio Mulè ha precisato: «Gli italiani sanno già cosa li aspetta: più tasse a imprese e lavoratori, un prelievo forzoso dalle tasche dei pensionati, meno aiuti a chi sta indietro e la certezza di avere più debiti per tutti», parlando di un governo «forte con i deboli come con i pensionati e le associazioni di volontariato». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
STRAPPO SALVINI-BERLUSCONI
Nonostante i rumors delle ultime settimane, il governo M5s-Lega tiene e l’ok alla manovra lo conferma. E c’è aria di rottura nel Centrodestra, con Matteo Salvini che prende le distanze da Forza Italia in una lunga intervista al Corriere della Sera: «Non siamo più ai tempi di Berlusconi, non c’è più il muro contro muro». Il segretario federale del Carroccio sottolinea: «A livello nazionale Forza Italia fa quello che fa il Pd. Ciascuno fa le sue scelte, ma mi pare che gli italiani abbiano fatto una scelta chiara». Nonostante le frizioni su diversi temi, da ultimo l’autonomia, l’intesa gialloverde è pronta a proseguire il suo cammino: «Francamente, se arriviamo entro marzo saranno passati 9 mesi dalla nascita del governo. Se mi avessero detto che avremmo avuto il superamento della Fornero, le norme sulla sicurezza, la riforma del codice degli appalti, non ci avrei creduto. E stiamo mettendo mano anche alla riforma della giustizia».
IL PROGETTO DI BERLUSCONI: FAR CADERE IL GOVERNO
Acque agitate all’interno della coalizione che ha vinto le elezioni dello scorso 4 marzo 2018, con Silvio Berlusconi che ha dettato la linea ai deputati forzisti: opposizione durissima per spaccare Lega e Movimento 5 Stelle. Come sottolinea Il Giornale, il Cavaliere tiene alla distinzione tra la sciabola riservata ai grillini e il fioretto per la Lega. I gilet azzurri sono pronti a scuotere il Parlamento, con i dirigenti di FI che intravedono difficoltà tra il governo centrale e i governi locali: i governatori di Veneto e Lombardia, Luca Zaia e Attilio Fontana, chiedono maggiori poteri e autonomia, con il M5s che frena. E l’ex premier promette battaglia: «I gilet azzurri indossati dai nostri parlamentari sono il simbolo di un’Italia che non vuole distruggere, ma ricominciare a costruire: un’Italia che dice basta tasse, giù le mani dalle pensioni, giù le mani dal volontariato, giù le mani dall’Italia che lavora e che produce!».