Il "faro" della Procura di Milano sulla scalata di MPS a Mediobanca, divenuto un caso politico, sembra l'applicazione (già vista) di un teorema traballante
Il sindaco di una grande metropoli è stato messo recentemente sotto indagine dalla Procura locale per sospetto di gravi irregolarità nell’amministrazione urbanistica.
Nel cuore del fascicolo vi era un fitto scambio di messaggi social fra il sindaco, altri membri dell’amministrazione e il più importante operatore immobiliare della città (il quale è stato posto agli arresti domiciliari cautelativi per un mese).
Il teorema della Procura, tuttavia, non ha retto nemmeno la prima controprova di merito presso i giudici del Riesame dello stesso palazzo di giustizia; e neppure un successivo test presso la Cassazione.
Il Riesame, in particolare, ha osservato che dai messaggi intercettati emergevano sì rapporti di “eccessiva confidenza”, talora “impropri”, ma senza la minima evidenza di “patti corruttivi”, cioè di fatti di rilevanza penale.
Quattro mesi dopo la stessa Procura ha iscritto sul registro degli indagati due importanti finanzieri nazionali e l’amministratore delegato di un’importante banca di cui i primi due sono divenuti azionisti rilevanti. I Pm hanno ipotizzato estremi di reato in un’importante operazione finanziaria, appena perfezionata su una diversa banca che ha sede nella città della Procura.

I leaks mediatici hanno riferito di un impianto accusatorio nuovamente poggiante – almeno in parte – sull’intercettazione di messaggi scambiati fra i tre indagati e da questi con altri soggetti, fra cui il ministro dell’Economia e delle Finanze. Quest’ultimo non è stato indagato ma è stato chiamato subito dall’opposizione a rispondere in Parlamento dei riflessi di stampa.
L’effetto remake rispetto all’inchiesta precedente è molto visibile: soprattutto nel rilancio mediatico dei contatti intercettati tra importanti soggetti privati in campo finanziario e il detentore di un importante incarico pubblico. Su questo fronte, peraltro, dopo giorni di alta illuminazione sul ruolo del ministero, la Procura è corsa ad abbassare i suoi fari.
L’attesa per le fasi di vaglio della nuova iniziativa della Procura presso le sedi di merito rimane però ovviamente forte.
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