Pregliasco: “La grande ondata del covid sta finendo”. Parole decisamente ottimistiche quelle del noto virologo, convinto che l'epidemia sia ormai sotto controllo
Proseguono le previsioni ottimistiche in merito all’epidemia di coronavirus, che sembra realmente vicina ad aver fatto il suo corso. L’ultimo a sottolineare come ormai si veda la luce in fondo al tunnel è il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano, che parlando ai microfoni dell’agenzia AdnKronos, sezione Salute, ha spiegato: “La grande ondata sta finendo. Resta acceso un fuocherello che continua a mantenersi, ma a mio avviso va verso un destino positivo”. Il fuocherello a cui si riferisce l’esperto è la Lombardia, dove i casi totali hanno superato quota 16mila dallo scorso febbraio ad oggi: “Il fuocherello è la Lombardia – spiega Pregliasco – che rimane ‘un’osservata speciale’, dove è necessario più che mai fare appello alla responsabilità di tutti. Vigilanza serena, ma stretta e continua. I numeri fotografano una situazione di tenuta con la Lombardia che tuttavia si abbassa, ma non troppo”.
PREGLIASCO: “LA MASSA DI MALATI SI STA RIDUCENDO MA…”
Ciò che conta, è che “si riduce la massa complessiva di malati ed è importante ricordare che solo lo 0,8% degli attuali positivi è in terapia intensiva; l’85% è sostanzialmente a domicilio, con forme paucisintomatiche o comunque in isolamento”. Gli addetti ai lavori e le autorità ribadiscono comunque come sia fondamentale rispettare le misure restrittive in atto, a cominciare dalla mascherina, passando per il distanziamento sociale, e arrivando fino al lavaggio costante delle mani, ma non sempre questi comportamenti vengono messi in atto: “Se sono state rispettate le distanze anticontagio nelle manifestazioni di oggi (si riferisce alle proteste dei Gilet Arancioni e alla manifestazione del 2 giugno)? Non molto, c’è voglia di stare un po’ troppo ‘vicini vicini’, e questo non fa bene. E’ vero che siamo nella fase calante di questa ondata ma dobbiamo mantenere una vigile serenità, non abbandonarci ad eccessi”. Infine, sui tamponi: “Sono pochi, ed è questo l’elemento che lascia in difficoltà rispetto all’interpretazione dei dati. Il tasso di positività sui nuovi tamponi è più alto rispetto al valore medio dello 0,5-0,6%, ma è comunque basso. Milano tiene, Bergamo e Brescia vanno bene”.