Sono arrivati dati molto incoraggianti dal Global travel report presentato da Tourism Economics al World Travel Market di Londra
Nei prossimi dieci anni la travel & hospitality industry è destinata a superare la crescita dell’economia globale. Il turismo insomma batterà ogni altro settore, con buona pace delle anime belle e testardamente “contro”, quelle che non smettono di denigrare, di colpevolizzare i viaggiatori, di snobbare spocchiosamente il valore generato dal turismo, fingendo di ignorare la ricchezza che questo settore garantisce anche in territori che altrimenti sarebbero destinati allo spopolamento o alla pericolosa carenza di qualsiasi attività.
La road map è stata tracciata dal Global travel report, presentato da Tourism Economics al World Travel Market di Londra, appena concluso: si tratta di un’analisi che studia la prevedibile evoluzione del turismo a livello mondiale, chiedendosi se in futuro le persone viaggeranno di più, allo stesso modo o di meno.
“I consumatori continuano a dimostrare una domanda apparentemente insaziabile di viaggi – sostengono gli analisti Gtr -, nonostante uno sfondo complesso e dinamico, comprese le sfide economiche e sociali. Esaminando il passato e guardando al futuro possiamo capire meglio le opportunità di oggi. Speriamo che questo rapporto susciti nuovi significati e consenta alle organizzazioni turistiche di prendere decisioni più grandi e migliori”.
Secondo il report 2025, il turismo mondiale crescerà al ritmo del 3,5% annuo per il prossimo decennio, ben oltre il +2,5% stimato per l’economia globale. Entro il 2035 il settore varrà quindi oltre 16 trilioni di dollari, pari al 12% del Pil planetario.
I viaggi leisure si sono ripresi fortemente dopo la pandemia (ma anche i business travel e i bleasure): la ripresa però non è stata uniforme, anche perché le regioni del mondo (ad esempio il Giappone) si sono riaperte in fasi diverse. A lungo termine, comunque, la crescita dei mercati emergenti, in particolare della Cina, creerà una nuova domanda, e la platea di potenziali turisti, con redditi che consentono di viaggiare, dovrebbe crescere rapidamente proprio in molti mercati “altri”.
Insistono poi molti fattori (invecchiamento demografico nelle economie avanzate, i ritmi dell’economia, i cambiamenti climatici) che influenzeranno la domanda e il comportamento dei viaggi. Sempre più appeal sarà generato dai grandi eventi e dalla destagionalità, forte di climi mutati e di convenienza economica. Climi più estremi del passato, che spingono anche le “cool-cations”, le vacanze nei Paesi nordici (+9% degli arrivi già quest’anno). È assodata in ogni caso la maggiore domanda di esperienze uniche e autentiche, la voglia di viaggi taylor made che assicurino ricordi unici, non riproducibili.
Al contrario di quanto emerso nelle ultimissime stagioni, i trend per il futuro prossimo venturo comprendono anche l’aumento dei soggiorni più lunghi, l’impatto della tecnologia digitale (compresa l’IA), l’incremento dei viaggi aerei, la diversificazione dell’ospitalità.
Le compagnie aeree hanno ordinato circa 15.000 nuove aeromobili, la crocieristica globale è destinata a superare i 38 milioni di passeggeri (15 nuove navi al varo entro l’anno), e sempre entro il 2025 saranno disponibili oltre 500.000 nuove camere d’hotel.
In sintesi: il settore turistico mondiale entro il 2035 varrà circa 16 trilioni di dollari. Chi o cosa potrà fare meglio?
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.