Fondazione Progetto Arca ha aperto a Napoli il suo terzo guardaroba solidale: il progetto supportato da H&M per offrire vestiti ai bisognosi

È stato inaugurato nella giornata di oggi il nuovissimo guardaroba solidale di Fondazione Progetto Arca all’interno della struttura dell’Emporio Solidale San Giuseppe di Napoli – sito in piazza Capri, al numero 1 – che un tempo fu un bene appartenente alle mafie, confiscato dal Comune e conferito all’associazione Il Sorriso: si tratta, di fatto, del terzo guardaroba solidale aperto da Fondazione Progetto Arca nel nostro Bel Paese, dopo il primo a Milano aperto lo scorso settembre e il secondo a Roma attivo da cinque mesi.



Esattamente come gli altri due milanesi e romani, il guardaroba solidale di Progetto Arca a Napoli offrirà a 300 persone in difficoltà – già iscritte all’Emporio Solidale e scelte dal centro parrocchiale di riferimento – indumenti nuovi utili per i loro colloqui lavorativi, per gli impegni di tutti i giorni e anche solo per la vita domestica, superando quegli ormai desueti kit preconfezionati che vengono esclusivamente distinti per il sesso e la taglia del beneficiario.



Gli ospiti del guardaroba saranno accompagnanti nel nuovo corner dell’Emporio dai volontari di Progetto Arca che li aiuteranno a scegliere gli indumenti – tutti donati, così come gli arredi, da H&M Italia – in base ai loro gusti personali e alle esigenze, aiutandoli a fare un passetto in più verso l’individualità e la dignità: il centro resterà aperto tutti i martedì e i giovedì dalle 17:00 alle 19:00 e possiamo immaginare che in futuro la platea d beneficiari verrà ulteriormente estesa.

Il guardaroba solidale di Progetto Arca a Napoli (Foto: comunicato)

Sinigallia (Progetto Arca): “Il guardaroba solidale per aiutare l’inclusione e la reintegrazione sociale”

Il guardaroba solidale – ha spiegato da Napoli il presidente di Fondazione Progetto Arca Alberto Sinigalliaè un luogo di inclusione“, nel quale trovare una “risposta rapida e concreta a un bisogno materiale” e al contempo conoscere anche gli “altri servizi” offerti nel centro e creare una rete di “relazioni fondamentali” per la “reintegrazione sociale“; il tutto inserito in un contesto in cui Progetto Arca collabora già con “l’associazione Angeli di Strada” per la sue note Cucine mobili che offrono pasti caldi serviti su “foodtruck itineranti“.



Dal conto suo, il Sustainability Manager di H&M Italia Francesca L’Abbate ha lodato l’impegno di “Progetto Arca per favorire l’inclusione sociale e supportare le persone più vulnerabili“, pienamente in linea con i “valori di H&M“: positive, in tal senso, le collaborazioni già avviate a “Milano e Roma“, rafforzando ora anche “il legame con la comunità” di Napoli, promuovendo concetti come “la solidarietà” e “la circolarità” dei beni che in questo contesto diventano “strumenti concreti di inclusione e rinascita“.

Infine – come sempre non per importanza -, il presidente dell’associazione Il Sorriso, Don Fulvio, ha ricordato che grazie al supporto di Progetto Arca, “la Parrocchia San Giuseppe e Madonna di Lourdes” compie un altro importante passo nel “cammino di servizio verso i più poveri” offrendo, grazie al guardaroba solidale, “un concreto aiuto per 300 famiglie” e aprendo – al contempo – a nuove “collaborazioni con enti e associazioni” utili per “rafforzare il sostegno ai più fragili“.