Inaugurato a Milano il murale di Progetto Arca chiamato "L'albero della vita": l'opera di Pongo3D per raccontare le migrazioni e i migranti
È stata ufficialmente inaugurata in queste ore l’opera chiamata “L’albero della vita” fortemente voluta dalla Fondazione Progetto Arca e ospitata nel cortile del Cas – ovvero il Centro di Accoglienza Straordinaria – di via Fantoli a Milano: si tratta di fatto di un grande murale realizzato in modo partecipato da tantissimi tra gli ospiti della struttura, coordinati dall’artista Pongo 3D, esponente del graffitisimo italiano e primo nel nostro paese a utilizzare la tecnica della pittura in 3D; nonché direttore artistico dello Street Art In Store.
Il graffito che già da oggi si può ammirare nel cortile del Cas milanese della Fondazione Progetto Arca raffigura – come lascia intuire il nome – un imponente albero colorato che diventa una sorta di racconto partecipativo della difficile vita di chi scappa da un paese per trovare ospitalità e fortune altrove: l’idea è di Pongo 3D, ma alla realizzazione dell’opera hanno partecipato direttamente anche gli ospiti della struttura, creando un profondo legame con quello stesso racconto che il murale vuole mettere in scena.
“Vedere tradotti in immagini così gioiose i sentimenti e i sogni (..) dei nostri ospiti – ha spiegato all’inaugurazione del murale il presidente di Progetto Arca Alberto Sinigallia – è un nuovo traguardo che raggiungiamo“, rafforzando ancora una volta l’idea che la bellezza sia uno “strumento per dare nuova linfa vitale alle persone” accolte i strutture che oltre a essere, naturalmente, “accoglienti [e] comode“, sono anche “piacevoli da vedere e da vivere“.

L’Albero della vita di Progetto Arca, Pongo 3D: “Testimonianza del desiderio di rinascita dei migranti”
Presente all’evento milanese per l’inaugurazione del murale al Cas di Progetto Arca anche la direttrice della comunicazione e della raccolta fondi Alice Stefanizzi che ha ricordato come il progetto sia stato avviato già lo scorso novembre con l’apertura dell’Audioteca di “Franco Mussida e CPM Music Institute” che ha già coinvolto decine di ospiti “in laboratori per un ascolto emotivo consapevole della musica“: oggi oltre alla musica si unisce anche l’arte, passata attraverso un “laboratorio creativo a cielo aperto” che ha permesso agli ospiti di “far emergere qualità finora inespresse“.
“Partecipare a questo progetto con Progetto Arca – commenta, invece, l’artista Pongo 3D – è stato un vero privilegio” dal quale è nato un “albero della vita pieno di colori, radici profonde e rami protesi verso il futuro“, testimonianza diretta del “desiderio di rinascita, di bellezza [e] di meraviglia” degli ospiti del Cas; mentre dal conto suo la CEO di Street Art In Store Paola Prada ha posto l’accento sull’uso dell’arte come “strumento di ascolto, condivisione, accoglienza e rinascita” con l’Albero della vita che “celebra la forza della ripartenza, che parla di un futuro possibile e che porta in dono la visione di un cambiamento”.
