Il penultimo cantante a esibirsi in questa prima serata del Festival di Sanremo 2021 è stato Francesco Renga, con la sua “Quando trovo te”, brano arrangiato davvero con straordinaria cura dei particolari. La voce dell’artista svetta sulle note, talvolta in maniera leggermente eccessiva, ma contenere l’esuberanza canora di Renga sarebbe del resto un sacrilegio al quale sarebbe davvero difficile porre rimedio. Per quanto riguarda le sonorità, esse aumentano man mano che la canzone si avvicina al primo ritornello, esplodendo addirittura nella porzione finale del singolo.
A un primo ascolto non sembra essere il pezzo più bello tra quelli fino a questo momento scritti e cantati da Francesco Renga, ma la seconda esibizione potrebbe/dovrebbe salvarlo. In radio, invece, potrebbe veramente funzionare: d’altro canto, l’ex partner di Ambra Angiolini rappresenta un’autentica garanzia per la nostra musica. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
FRANCESCO RENGA “QUANDO TROVO TE”: ANALISI DEL TESTO
Un vincitore di Sanremo è sempre un vincitore di Sanremo. Francesco Renga, ex cantante dei Timoria, lo vinse nel lontano 2005, ma non è detto non possa fare il bis. Da tempo il cantante bresciano ha abbandonato quell’ambiente rock alternativo di cui faceva parte, per dedicarsi a una canzone pop classica e raffinata, con tematiche sempre incentrate sull’amore. E lofa anche questa volta con la firma sul brano di Dario Faini, una delle figure fondamentali del pop italiano negli ultimi anni, una garanzia. “Tornare a Sanremo non ha mai avuto per me un significato più profondo. Non è solo la gioia di tornare su quel palcoscenico, in quel contesto così importante per la musica e per il mio lavoro. Questa volta significa ricominciare finalmente a farlo, il mio lavoro. Significa ripartire insieme con tutto il Paese” ha commentato. Il brano che presenta in concorso si intitola Quando trovo te che lui definisce “una sintesi del suo cammino artistico, con tutti i colori e il canto che esplode e solleva sulla sedia”. “Una canzone” ha detto ancora “che parla del potere che ha l’oblio sulla mente dell’uomo e di come la salvezza sia nelle piccole cose”.
Francesco Renga “Quando trovo te”, analisi del testo della canzone a Sanremo 2021: l’importanza delle piccole cose
Il brano comincia con la descrizione di una città (“Guarda un po’ la mia città è insonne / E ha smesso di sognare / Come mai nessuno alo ammette / Gente che taglia le ombre”), una visione un po’ apocalittica, forse dettata da questo anno di lockdown. Impressione si fa più forte via via che la canzone di Francesco Renga “Quando trovo te” prosegue, “spazi immensi di solitudine” e la speranza che ha cambiato umore. Proprio nella descrizione della città e delle sue immagini, delicate ma spente, si può notare il contrasto con l’effetto sorpresa del ritornello, in cui il protagonista, rassegnato a un mondo in cui non riesce a trovare il suo equilibrio, ritrova nei suoi pensieri e nel suo cuore il ricordo che lo emoziona.
Un’immagine che diventa desiderio, in grado di risollevarlo e di dargli gioia: “Ma poi io ti ritrovo / sempre se mi guardo / sei tu stupore atteso, un desiderio / La verità in un mondo immaginario”. Nel ritrovare lei addormentata sul divano, le scarpe sulle scale, le piccole cose, si compie il percorso verso la salvezza.