Guido Rasi, ex Direttore Esecutivo dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), è intervenuto ieri sera a Quarta Repubblica, la trasmissione condotta ogni lunedì da Nicola Porro su Rete Quattro. Tema centrale della discussioni – inevitabilmente – la pandemia di coronavirus, con focus su vaccini e varianti che ne mettono a rischio l’efficacia. Uno dei passaggi più importanti dell’intervento del professor Rasi è stato quello dedicato alla trasmissibilità del virus una volta che una persona è stata vaccinata: da questo aspetto, infatti, passano le possibilità di porre fine alla pandemia senza limitarsi a contenere il numero dei morti e delle ospedalizzazioni. Al riguardo, Guido Rasi ha dichiarato: “Non sappiamo ancora se il vaccino protegge dalla trasmissione, protegge al 100% dalla ospedalizzazione e dalla morte, probabilmente almeno l’Astrazeneca protegge anche dalla trasmissione“.
GUIDO RASI: “ASTRAZENECA PROBABILMENTE PROTEGGE DA TRASMISSIONE VIRUS”
Dati iniziali, dunque, suggeriscono che il vaccino di Astrazeneca, che proprio oggi il ministero della Salute ha destinato questo siero a tutte le persone di età compresa fra i 18 e i 65 anni ad eccezione di quelle “estremamente vulnerabili”. L’ex dirigente dell’Agenzia Europea per i Medicinali ha poi parlato di un’altra questione chiave, l’immunità di chi ha già contratto il Covid: “Chi ha contratto la malattia, siamo quasi certi, che sono immuni. Dobbiamo essere veloci nella vaccinazione perché il virus tende a mutare, finora i vaccini coprono queste mutazioni, ma la velocità è fondamentale“. Rasi si è poi espresso sugli altri vaccini non “occidentali”, a partire dal russo Sputnik V, che dopo un iniziale scetticismo ha mostrato dati di efficacia considerevoli: “Il problema del vaccino russo e cinese è che loro non vogliono distribuire in Europa, perché hanno altri mercati e non gli interessa il mercato europeo“, ha detto Rasi.