Si conferma superiore il rating della Lombardia rispetto a quello dell'Italia: entrambi crescono secondo Moody's, ecco perché. Tutti i dati
NON SOLO SI CONFERMA SOPRA L’ITALIA MA MIGLIORA IL RATING DELLA LOMBARDIA: IL NUOVO OUTLOOK DI MOODY’S COSA DICE
Non solo il rating di Regione Lombardia si conferma ancora una volta superiore a quello medio nazionale, ma è addirittura migliorato dallo scorso luglio: nelle ultime valutazioni di Moody’s, una delle più importanti agenzie di rating a livello internazionale, la stabilità finanziaria ed economica del territorio lombardo viene ulteriormente promossa, anche dopo il recente innalzamento del rating italiano a Baa2 che ha giustamente fatto esultate il Governo Meloni per i risultati ottenuti in campo economico.
Per Moody’s però il rating per la Lombardia è addirittura superiore – come del resto è sempre avvenuto in questo 2025 – a quello dello Stato: dopo la crescita di outlook per il rating dell’Italia, di conseguenza «anche quello di Regione Lombardia scala una posizione», il che significa che passa a Baa1. Vi è certamente una stretta correlazione tra i risultati ottenuti a livello nazionale con le partnership e la collaborazione a livello locale, ma tali legami operativi e finanziari non bastano a spiegare il perché di una stabilità del genere sul rating lombardo.

La solidità economica, unita a quella fiscale e finanziaria, fanno della Lombardia una delle aree maggiormente virtuose d’Europa, confermando tra l’altro una robusta liquidità di base, e rendendo molto meno influente il debito. Ad oggi comunque, stando ai dati dell’agenzia Moody’s, la Lombardia è molto più affidabile e stabile dello Stato italiano: dopo il lungo processo inaugurato dalla giunta Fontana su AI, sostenibilità e digitalizzazione nell’ambito della trasformazione economica della Regione, i risultati su Transizione 4.0 e 5.0 si iniziano a vedere, complice anche il buon efficientemente energetico.
DA FONTANA E ALPARONE LA SODDISFAZIONE PER LA STABILITÀ DELLA REGIONE (E QUALCHE “SASSOLINO TOLTO” DOPO LE POLEMICHE DEL 2024)
La Lombardia ha un rating positivo e stabile (Baa1) perché ha ridotto il debito, attratto investimenti – sia nazionali che privati – e aumentato l’occupazione, come riflettono i recenti dati di Bankitalia: al netto del Pil del 2024 cresciuto dello 0,7% sulla stessa scia di quello italiano, in Lombardia permane negli ultimi 10 anni un aumento considerevole della crescita economica e occupazionale che rende il lavoro più produttivo e il tessuto sociale maggiormente stabile.

È forte la soddisfazione dei vertici di Regione Lombardia, a cominciare dal Governatore Attilio Fontana che proprio in riferimento ai dati del 2024 – quando emerse lo scontro diplomatico con Bankitalia e soprattutto con i media che vollero creare un caso che non esisteva – sembra volersi togliere qualche “sassolino” dalla scarpa: questa come le precedenti valutazioni sul rating della Lombarda dimostrano e ribadiscono come «la nostra Regione sia in assoluto il motore trainante dell’intero Paese».
Secondo il Governatore in quota Lega, sostenuto dal vicepresidente con delega al Bilancio – ovvero l’assessore Marco Alparone – i risultati ottimali del Governo italiano, che hanno di recente raggiunto il Baa2 per Moody’s, vedono come in Lombardia il ruolo cardine sul far quadrare i conti in gestione accorta, ma anno anche guardare con ottimismo al potere in futuro «rendere sempre più solida l’economia del Paese e della nostra Lombardia». Insomma, la Regione lombarda resta una locomotiva per il resto d’Italia, smentendo la ricostruzione fatta appena un anno fa dopo i dati congiunturali di Bankitalia che sembravano mettere in discussione il fattore “stabilità & crescita” del territorio lombardo.
