Le manovre della Lega verso Elezioni Regionali Veneto 2025: Salvini rilancia Zaia e attende la sentenza della Consulta sul terzo mandato (ecco quando sarà)

SALVINI RILANCIA ZAIA E PUNTA ALL’ACCORDO PER LE REGIONALI IN VENETO

In attesa del Congresso Federale della Lega, previsto per il prossimo 5-6 aprile 2025 a Firenze, Salvini e i vertici del Carroccio si sono radunati a Padova per “scaldare i motori” in vista della settimana decisiva per il futuro leghista: ed è dalla Fiera padovana, a fianco dei Governatori e dei Ministri in quota Lega, che il vicepremier Matteo Salvini ha confermato come il nome di Luca Zaia resti assolutamente della partita per le prossime Elezioni Regionali in Veneto (previste per novembre, con possibilità di slittare a dopo le Olimpiadi).



Con l’obiettivo di confermarsi primo partito in Veneto, per trainare il Centrodestra alla vittoria contro il “campo largo” ancora frastagliato, Salvini sottolinea la centralità della “risorsa” Zaia, sia come eventuale candidato che come risorsa in campo per trascinare Lega e Liga Veneta: «Zaia è e sarà parte integrante della grande squadra della Lega in Veneto», ha detto dal palco del “pre-congresso” il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture.



Tutto dipende da cosa succederà il prossimo 9 aprile quando la Corte Costituzionale dovrebbe sancire la finale sentenza sul terzo mandato: secondo quanto annunciato da Salvini, qualora davvero la Consulta dovesse togliere il “blocco” attuale sulla candidatura per tre volte di fila a guida di una Regione o di un Comune, allora Zaia sarà il candidato ufficiale del Centrodestra in Veneto, al netto delle diatribe interne con Forza Italia e FdI.

La forza del Governatore uscente in termini di consensi e sondaggi è ancora enormemente maggiore a chiunque possa prendere il suo posto: chiunque internamente al Governo Meloni sa perfettamente che con Zaia al timone il risultato per le Regionali sarebbe quasi certamente schiacciante per il Centrodestra, ma tutto appunto dipende da cosa accadrà in Consulta. Se infatti alla fine non si potesse schierare Zaia in “campo”, la Lega farà una proposta di un nome che prosegua il buon Governo del Veneto di questo ultimo decennio: i nomi sono tanti, Salvini non vuole imporne nessuno, ma spiega che il concetto di “squadra che vince non si cambia” resta dirimente.



TERZO MANDATO TRA VENETO E CAMPANIA: LA DATA DA SEGNARE SUL CALENDARIO (PER ZAIA E DE LUCA, E NON SOLO…)

Prende quota certamente il nome di Alberto Stefani, leader della Liga Veneta e responsabile di aver ri-compattato il partito con l’area più “ortodossa” dei leghisti veneti: Salvini lo ha ringraziato dal palco di Padova, facendo intendere che potrebbe anche essere lui l’eventuale “post-Zaia” qualora davvero il 9 aprile la Consulta desse ragione al Governo e non alla Regione Campania in merito alla legge sul terzo mandato approvata a livello regionale dal Governatore De Luca.

È infatti nel controverso ricorso presentato dallo Stato contro la Campania che potrebbe emergere una forte novità in Veneto: al momento Zaia non può candidarsi, ma per le ragioni simili a quelle di De Luca (contrastato dal Pd stesso, ndr), la Lega spera nell’esito della Corte Costituzionale. «È inaccettabile il blocco al terzo mandato, specie dicendo che si crea così un centro di potere»: questo spiega Zaia di fianco a Salvini sempre dal pre-congresso leghista, aggiungendo come bloccare la candidatura significa «dare degli idioti ai cittadini».

Piuttosto, conclude il Presidente uscente del Veneto, si dovrebbe essere più onesti e realisti nel dire che l’unico modo per non far vincere qualcuno «è impedirgli di non candidarlo più», come avverrebbe appunto con Zaia in Veneto e magari anche con De Luca in Campania. Secondo il vicepremier Salvini, tutto ora «dipende da cosa dirà la sentenza della Consulta», con il Governo e lo stesso Centrodestra che ovviamente attendono con fiato sospeso il pronunciamento dei giudici costituzionali sull’autonomia regionale o meno in materia di candidature alla guida di una Regione.