Piano Riarmo Ue, Ursula Von der Leyen risponde ai dubbi sollevati dall'Europarlamento sulla procedura di approvazione: "Legittimo l'iter in emergenza"

Piano Riarmo Ue, il Parlamento ha accusato Ursula Von der Leyen di mancata conformità sull’iter di approvazione della misura che prevede gli incentivi per l’acquisto congiunto di armi, perchè, come sostengono molti membri dell’Eurocamera, compresa la presidente Roberta Metsola non sarebbe stato sottoposto a voto preventivo. I dubbi sulla procedura, esposti da molti partiti già a partire dallo scorso marzo, avevano fatto scattare anche un appuntamento di votazioni, durante il quale era stata direttamente la commissione giustizia Juri ad esprimersi in merito all’applicazione dell’articolo 122, invocato dalla presidente per scavalcare le fasi previste dalla legge europea e velocizzare tutta la prassi del programma Safe, anticipando anche il possibile invio del caso alla Corte di Giustizia.



La seduta si era conclusa con un parere quasi unanime dell’illegalità di tale principio come base per l’accelerazione della decisione di istituire un fondo da 150 milioni di euro, ma non sul piano Rearm stesso, che invece era stato votato dalla maggioranza, anche senza aver votato ma con una risoluzione che aveva ricevuto 419 sì e 204 no.



Von der Leyen risponde alle accuse sull’approvazione del piano Rearm Ue: “Peggioramento dello stato di sicurezza è condizione per applicare l’Articolo 122”

Dopo le polemiche degli Europarlamentari sull’approvazione del piano Rearm Ue, deciso da Von del Leyen con l’appoggio della maggioranza ma senza una vera votazione dell’Eurocamera, la stessa presidente della Commissione è intervenuta per rispondere alla questione sollevata in merito alla procedura definita illegittima. In una lettera indirizzata a Roberta Metsola, ha invocato in particolare l’applicazione dell’Articolo 122 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che prevede il ricorso ad una forma velocizzata senza passare per un voto, quando sussistono le condizioni di emergenza e occorre adottare specifiche misure per rispondere ad una crisi.



Von der Leyen ha infatti specificato che tale iter è perfettamente ammissibile anche in questa situazione, visto che è perfettamente giustificata dall’improvviso peggioramento del contesto di sicurezza, che impone una risposta repentina che possa aumentare le capacità di difesa. Ha aggiunto anche che: “La Commissione, ha perfettamente seguito la regola, sottoponendo a votazione di legge tutti gli altri provvedimenti come quelli sugli appalti pubblici per l’industria degli armamenti e quelli sul programma Edip sul sostegno finanziario per la prontezza di difesa, ad eccezione del programma Safe“.