Riforma pensioni 2022: non entrerà nel DEF
Come sappiamo la riforma pensioni 2022 non è stata toccata dai temi economici presentati all’interno del documento di Economia e finanza e, molto probabilmente, non finirà nemmeno all’interno della nota di aggiornamento del DEF di settembre, visto che ormai ci sono le elezioni 2022 alle porte.
Tuttavia sui tavoli del governo era presente anche la proposta di integrare la pensione complementare. Ma quanto conviene aprire un fondo pensione complementare all’età di 50 anni?
Riforma pensioni 2022: il vantaggio della pensione complementare
Come sappiamo avere una pensione integrativa, vista incertezza economica attuale, può costituire anche un motivo di tranquillità e sicurezza personale. La pensione complementare può essere inoltre di supporto anche a tutte quelle persone che non hanno avuto una contribuzione continuativa, dovuta ad una stabilità della propria posizione lavorativa. E per questo motivo c’è chi, avendo perso il lavoro, decide di aprire un fondo pensione a 50 anni.
Infatti è proprio questa l’età media delle persone che in questo momento stanno pensando di aprire un fondo complementare, così da sfruttare i vantaggi fiscali collegati. Si tratta di un esenzione in fase di contribuzione che prevede un aliquota agevolata del 20%, mentre la tassazione massima è del 15%.
È possibile ottenere anche un agevolazione concernente la tassazione sul riscatto del fondo pensione.
Riforma pensioni 2022: i vantaggi per chi ha 50 anni
Anche coloro che sono arrivati alla mezza età, possono usufruire del fondo complementare per poter investire una piccola somma e sfruttare gli strumenti di flessibilità in uscita, cercando di compensare eventuali perdite dovute all’anticipo dell’età in cui si decide di uscire dal mondo del lavoro.
Solitamente la somma da versare, oltre ad essere ammortizzata attraverso una serie di misure di welfare, può prevedere anche una certa flessibilità ed elasticità nei pagamenti. Quindi la pensione complementare può essere tranquillamente cumulata alla pensione ordinaria ed è possibile anche riceverla mediante una liquidazione del 50% del capitale, mentre l’altra metà può essere conferita mensilmente attraverso una rendita vitalizia.