Riforma pensioni 2025, le parole di Paolo Ricotti, Presidente nazionale del Patronato Acli, di Stefano Giubboni e Roberto Ghiselli

RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI RICOTTI

Il Patronato Acli, attraverso il Presidente nazionale Paolo Ricotti, ha ricordato, nel corso di un seminario tenutosi nei giorni scorsi, la necessità di una riforma delle pensioni che introduca una reale flessibilità in uscita e ha proposto in tal senso la possibilità di accedere alla quiescenza tra i 63 e i 65 anni, purché si abbia un’anzianità contributiva almeno di 20 anni, subendo una penalizzazione dell’assegno parametrata in base all’età. Ugualmente importante sarebbe introdurre una pensione di garanzia per i giovani che si trovano interamente nel sistema contributivo, così come il rilancio della previdenza complementare, anche tramite l’iscrizione automatica ai fondi di categoria al momento dell’assunzione.



Foto di Anastasia Shuraeva (Pexels)

RIFORMA PENSIONI 2025, LE RIFLESSIONI DI GIUBBONI E GHISELLI

Stefano Giubboni, Professore di Diritto del lavoro all’Università di Perugia, che ha partecipato all’evento, ha evidenziato l’importanza della pensione di garanzia, in quanto consentirebbe di mantenere il sistema contributivo compensandone però le ricadute sui soggetti più deboli come i giovani e le donne che hanno spesso carriere discontinue o lavori non ben retribuiti. Presente anche il Presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps Roberto Ghiselli, che ha invece sottolineato come passi fondamentali il riconoscimento del lavoro di cura (svolto prevalentemente dalle donne) e il contrasto al lavoro nero, che sottrae entrate contributive a chi viene occupato danneggiando il suo futuro previdenziale.



— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI

Leggi anche

PENSIONI/ La legge che può chiarire i dubbi sul divieto di cumulo di Quota 100