Riforma pensioni 2025, le richieste dell’Anief in vista del nuovo contratto della scuola e le parole di Carmelo Barbagallo

RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI NONNIS

L’Anief, come spiega il vicepresidente Gianmauro Nonnis, chiederà che nel nuovo contratto contratto della scuola venga affrontato anche il tema dell’età pensionabile dei lavoratori del comparto, che dovrebbe essere pari a 63 anni. Il sindacalista evidenzia anche la necessità di prevedere il riscatto gratuito della laurea per i lavoratori della scuola.



Intanto il Segretario generale della Uilp Carmelo Barbagallo evidenzia la necessità di far recuperare potere d’acquisto ai pensionati, che spesso sostengono economicamente figli e/o nipoti, magari anche attraverso dei lavori socialmente utili, che potrebbero essere affidati agli anziani piuttosto che ai giovani, per i quali sarebbe cruciale un lavoro ben retribuito.



Foto di Esra Korkmaz (Pexels)

RIFORMA PENSIONI 2025, I DATI DELLA CGIA DI MESTRE

L’Ufficio studi della Cgia di Mestre, invece, conferma un trend che si intravvede già da qualche anno: al Sud i pensionati sono più dei lavoratori attivi, il che non aiuta a mantenere in equilibrio il sistema pensionistico. Al Centro-Nord, tranne che in Liguria, Umbria e Marche, la situazione è ribaltata.

Un più efficace contrasto al lavoro nero dovrebbe contribuire a riequilibrare la situazione nel Mezzogiorno, sperando che non peggiori al Centro-Nord, dove entro il 2029 ci saranno circa tre milioni di persone che lasceranno il posto di lavoro per andare in pensione: una situazione critica anche per le imprese, che non riescono sempre facilmente a sostituire chi va in quiescenza, specie in professioni con una certa specializzazione.



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