Riforma pensioni 2025, le parole di Cigna e Ghiglione (Cgil) sull’ipotesi di un congelamento dei requisiti non per tutti
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI CIGNA E GHIGLIONE
Solamente con l’approvazione della Legge di bilancio si saprà come il Governo intende affrontare il tema dell’aumento dei requisiti pensionistici in base all’aspettativa di vita dal 2027. Ezio Cigna, responsabile politiche previdenziali della Cgil, evidenzia comunque che qualora si decidesse di esentare dall’aumento solo coloro che avranno compiuto 64 anni nel 2027 verrebbero esclusi circa 200.000 lavoratori, tra cui coloro che hanno sottoscritto un accordo per uno scivolo verso la pensione che non avrebbero alcun tipo di tutela o salvaguardia per quei mesi in cui resteranno privi della pensione rispetto a quanto inizialmente ipotizzato in fase di accordo. Secondo Lara Ghiglione, Segretaria confederale della Cgil, serve una vera riforma previdenziale.
LA MOSSA DI LECORNU
Questa dovrebbe basarsi sul blocco dell’adeguamento dei requisiti pensionistici all’aspettativa di vita, sull’introduzione di una pensione di garanzia per i giovani e su una flessibilità che guardi alle donne che svolgono un importante lavoro di cura dei familiari e a quanti svolgono attività gravose e usuranti. Intanto il Primo ministro francese Sebastien Lecornu ha annunciato che intende chiedere la sospensione della riforma delle pensioni fino alle prossime elezioni presidenziali, in programma nel 2027. Una mossa che potrebbe garantirgli la fiducia dell’Assemblea nazionale, vista l’ostilità che tale riforma ha incontrato in alcuni partiti. Resta da vedere se il Premier riuscirà a ottenere la fiducia per governare.
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