RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI CIGNA E GHIGLIONE
Secondo la Cgil, la Legge Fornero continua a essere centrale nel sistema pensionistico italiano, tanto che il responsabile previdenza del sindacato Ezio Cigna sottolinea che nonostante le misure di anticipo pensionistico come Ape social, Quota 103 e Opzione donna prorogate dalla Legge di bilancio, solamente lo 0,011% della forza lavoro italiana potrà evitare di vedersi applicata la Legge Fornero. Secondo la Segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione, si continua a ignorare la necessità di una riforma delle pensioni che tenga conto di tutte le generazioni e dei soggetti deboli nel mercato del lavoro come le donne. Per questo, a suo avviso, bisognerebbe che il Governo aprisse sul tema un confronto con le parti sociali.
RIFORMA PENSIONI 2025, I REQUISITI PER LA RITA
Intanto, come ricorda la Guida alla riforma pensioni del Sole 24 Ore, fino al 2026 si potrà richiedere l’erogazione della Rendita integrativa temporanea anticipata (Rita) a partire dai 62 anni di età (57 nel caso che ci si trovi in situazione di disoccupazione da almeno 24 mesi), purché si abbia un’anzianità contributiva pari almeno a 20 anni. La Rita è cumulabile con altri redditi, dunque, pur essendo necessario cessare l’attività lavorativa per riceverla, nulla vita al percettore di ricominciare a lavorare in un secondo momento. È bene però aver presente che l’importo della Rendita integrativa temporanea anticipata dipende dai versamenti effettuati nella previdenza complementare e anche da quando si è iniziati a farli.
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