Riforma pensioni 2025, le parole di Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, sull’aumento previsto dei requisiti
RIFORMA PENSIONI, LE PAROLE DI DURIGON
Claudio Durigon, intervistato dalla Stampa, spiega che se non si riuscirà a fermare l’aumento dei requisiti pensionistici in base all’aspettativa di vita previsto dal 2027 con la Legge di bilancio in discussione in Parlamento lo si farà il prossimo anno. Su questo, aggiunge il sottosegretario al Lavoro, anche il ministro dell’Economia Giorgetti ha detto che c’è tutto il 2026 per poter evitare l’incremento previsto dall’anno successivo. L’esponente della Lega evidenzia anche che non è detto che si riusciranno a prorogare Quota 103 e Opzione donna come puntano a fare alcuni emendamenti alla manovra e che dal suo punto di vista è più importante rifinanziare ed estendere i contratti di espansione così da favorire anche l’occupazione giovanile.

LE CRITICHE DI BRAGA (PD) E PIRRO (M5S)
Un’altra priorità cui guarda Durigon è quella relativa alla previdenza complementare. Dal suo punto di vista occorrerebbe trovare una formula che ne renda quasi obbligatoria l’adesione da parte dei lavoratori, in modo da scongiurare l’eventualità di ritrovarsi in quiescenza con assegni inadeguati a far fronte al costo della vita. Le parole di Durigon sono state criticate dalle opposizioni. Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera, parla di ennesimo rinvio di promesse avanzate da tempo sulle pensioni da parte della Lega, mentre Elisa Pirro, Senatrice del M5s, elenca tutti gli annunci del sottosegretario al Lavoro sulla riforma delle pensioni che sono rimasti tali, a partire dall’introduzione di Quota 41.
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