Riforma pensioni 2025, le parole di Claudio Durigon e Nadia Vavassori sulla previdenza complementare

RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI DURIGON

I sondaggi continuano a rivelare un certo pessimismo degli italiani circa il loro futuro pensionistico. In base a quello condotta da Adnkronos Q&A, dal titolo “Demografia, un patto tra generazioni”, infatti, ben l’87% dei cittadini ritiene che non riuscirà ad avere una pensione adeguata o addirittura di non riceverla affatto. Nel commentare i dati durante la presentazione del sondaggio, Claudio Durigon ha ricordato come occorra rafforzare la previdenza complementare, soprattutto in virtù del fatto che gli assegni calcolati con il sistema contributivo diventeranno preponderanti nei prossimi anni. Per il sottosegretario al Lavoro bisogna fare in modo che, tramite anche incentivi, il Tfr venga indirizzato verso i fondi pensione.



RIFORMA PENSIONI 2025, IL PROGETTO SPERIMENTALE DELL’INPS

Dello stesso avviso Nadia Vavassori, responsabile dei fondi pensione aperti di Amundi Sgr, che ha anche ricordato come solamente il 37% della forza lavoro italiana risulti iscritta alla previdenza complementare. Dal suo punto di vista potrebbe essere utile differenziare incentivi e plafond di deducibilità in base all’età dei lavoratori. Intanto dal 1° luglio l’Inps darà il via a un progetto sperimentale, solo in alcune sedi territoriali, che mira semplificare i rapporti con i cittadini tramite un servizio di videochiamata per gestire pratiche da remoto. Con tutta probabilità, in base all’utilizzo del servizio e ai feedback sia degli utenti che del personale coinvolto, l’Inps valuterà se estendere o meno la sua sperimentazione.



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