Riforma pensioni 2025, si comincia già a pensare a quali saranno i contenuti previdenziali della Legge di bilancio
RIFORMA PENSIONI 2025, VERSO LA MANOVRA
Il cantiere della manovra non è ancora ufficialmente aperto, ma si stanno facendo diverse ipotesi su quello che la Legge di bilancio potrebbe contenere in tema di pensioni. Un punto fermo è dato dalla volontà di congelare l’aumento dei requisiti pensionistici di tre mesi dal 2027, visto l’aumento dell’aspettativa di vita.
Il Corriere della Sera non esclude che tale provvedimento possa arrivare con apposito decreto prima della manovra e che possa riguardare solamente i requisiti anagrafici (lasciando, quindi, l’età pensionabile a 67 anni). Il quotidiano milanese ipotizza anche la mancata proroga di Opzione donna e Quota 103, misure di anticipo pensionistico che sono state poco utilizzate, in parte anche per le condizioni poste.
RIFORMA PENSIONI 2025, LA COMPARAZIONE OCSE
Probabile anche un provvedimento sulla previdenza complementare, sia per incentivare l’adesione dei lavoratori (ancora piuttosto bassa) che per utilizzarla per agevolare il pensionamento anticipato a 64 anni. Intanto i dati Ocse riportati da euronews evidenziano che tre anni fa gli anziani, pensionati compresi, hanno avuto un reddito medio inferiore al resto della popolazione, tranne che in Lussemburgo.
Interessante anche rilevare che in Francia la quota di trasferimenti pubblici nel reddito degli anziani è pari al 78%, mentre in Italia si attesta al 76%, in Spagna al 72% e in Germania al 68%.In alcuni Paesi del Nord europea, la quota scende sotto il 60% (58% per Norvegia e Islanda e 52% in Svezia).
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