Riforma pensioni 2025, le parole di Maria Luisa Gota (Assogestioni) e le riflessioni del demografo Gianpiero Dalla Zuanna
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI GOTA
Con la Legge di bilancio il Governo potrebbe intervenire non solo in tema di pensioni pubbliche, ma anche di previdenza complementare. La Presidente di Assogestioni Maria Luisa Gota, intervistata dal Corriere della Sera, evidenzia la necessità di una riforma dei fondi, che preveda un’iscrizione automatica per i nuovi assunti, con la possibilità poi di uscire per quest’ultimi, più flessibilità nelle soluzioni di decumulo e una minor tassazione dei rendimenti.
Sollecitazioni per interventi sulla previdenza complementare sono arrivati anche dal vicepresidente di Confindustria con delega su credito, fisco e finanza, Angelo Camillini, tra cui l’innalzamento della soglia di deducibilità dei contributi volontari degli iscritti.
RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DI DALLA ZUANA
Sempre in merito di proposte in vista della Legge di bilancio, il demografo Gianpiero Dalla Zuanna, in un articolo pubblicato su neodemos, evidenzia che sarebbe utile consentire ai lavoratori più anziani di poter passare a un contratto part-time e al contempo di andare in pensione, senza innalzare i requisiti per l’accesso alla quiescenza.
Il sindacato italiano unitario lavoratori militari chiede invece al Governo di far chiarezza circa l’ipotesi, circolata nei giorni scorsi sulla stampa, che l’aumento di tre mesi dei requisiti pensionistici previsto dal 2027 riguardi anche le forze armate, i cui appartenenti dovrebbero essere invece tutelati vista l’attività che svolgono, spesso anche in missioni all’estero.
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