Riforma pensioni 2025, i dati contenuti in uno studio dell’Istituto promozione lavoratori sui modelli di welfare state in Europa
RIFORMA PENSIONI 2025, LO STUDIO DELL’IPL
Uno studio dell’Istituto promozione lavoratori (Ipl) sui modelli di welfare state in Europa fa emergere che in Italia il 47,4% della spesa sociale complessiva viene destinata alle prestazioni pensionistiche, mentre solamente l’1,2% viene speso in prestazioni per le famiglie e i bambini. Un dato certamente non positivo vista la situazione demografica del nostro Paese, alle prese con la denatalità e un invecchiamento della popolazione che mette a rischio la sostenibilità del sistema previdenziale. Secondo la ricercatrice dell’Ipl Aline Lupa, come riporta Ansa, analoghe spese basse per questo comparto in altri Paesi mediterranei dell’Ue mostrerebbe come questi facciano ancora affidamento sulla famiglia come cardine della sicurezza sociale.
RIFORMA PENSIONI 2025, LA RICERCA DEL PATRONATO INCA
La Fisac-Cgil, intanto, a fronte del gender gap presente anche nel sistema pensionistico italiano ritiene che solamente un approccio trasversale al problema delle discriminazioni di genere possa rappresentare la giusta ricetta. Restando in casa Cgil, una ricerca promossa dal patronato Inca e realizzata dall’Osservatorio Futura con la Fondazione Di Vittorio, si è chiesta se vista la scarsa dimestichezza con la tecnologia degli italiani, questi sapranno fidarsi dell’IA cui sempre più dovranno rivolgersi anche per le prestazioni come sussidi e pensioni, ed è emerso un forte problema relativo all’uguaglianza digitale, frutto della mancanza di conoscenze e anche di mezzi, che si è ampliato durante il lockdown dovuto al Covid.
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