Riforma pensioni 2025, chi ha presentato il 730 luglio e ha una posizione creditoria attende l’inizio di settembre
RIFORMA PENSIONI 2025, L’ATTESA DEL 1° SETTEMBRE
Ci sono alcuni pensionati, quelli che hanno presentato il 730 a luglio o verso la fine di giugno e che hanno una posizione finale creditoria, che stanno aspettando con ansia il 1° settembre, giorno in cui vedranno il loro assegno maggiorato dell’importo loro scalato dalle tasse dovute.
L’attesa è dovuta anche alla possibilità che ci siano ritardato nell’accredito di questo “bonus” e che occorra, quindi, effettuare verifiche o solleciti. L’Ierfop, ente formativo per l’autonomia e l’invecchiamento attivo, ha nel frattempo avviato un progetto di respiro europeo, chiamato SocialShift, per aiutare pre-pensionati e neo-pensionati a scoprire il potenziale di supporto sociale alla propria comunità che possono ancora esprimere.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE STRATEGIE PER AUMENTARE IL POTERE D’ACQUISTO
Intanto, anche a fronte di quesiti posti sul tema, il portale Lavoro e diritti ricorda che in caso di decesso di un lavoratore non ancora in pensione, ai superstiti hanno la possibilità di recuperare parte dei contributi versati tramite una pensione indiretta o il riconoscimento di una somma una tantum, nel caso in cui vengano soddisfatti specifici requisiti.

Sembra invece che i pensionati che non scelgono di trasferirsi all’estero cerchino altre modalità per ridurre il costo della vita o comunque aumentare il potere d’acquisto dei loro assegni. Stando a quanto segnala investireoggi.it, infatti, cresce il numero di quanti condividono con la casa (e i relativi costi) con altri anziani oppure con studenti universitari fuori sede.
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