Riforma pensioni 2025, l’analisi di Alberto Brambilla (Itinerari Previdenziali) e le parole di Gabriele Fava (Inps)
RIFORMA PENSIONI 2025, L’ANALISI DI BRAMBILLA
In un periodo in cui si sta parlando molto della previdenza complementare e si stanno studiano misure per incentivarne l’adesione da parte dei lavoratori, Alberto Brambilla in un articolo pubblicato sul Corriere della Sera ricorda che i cambiamenti che sono stati portati dalle leggi al settore, in particolare per quel che riguarda la tassazione dei rendimenti dei fondi pensione, fanno sì che oggi ci siano poco più di 7 milioni di iscritti “attivi”, cioè che continuano a versare contributi, rispetto ai 9,7 milioni di iscritti totali, concentrati in particolare nelle grandi e medie imprese visto che solo l’8% di quelle piccole aderisce ai fondi. Per il Presidente di Itinerari previdenziali si tratta di numeri su cui riflettere.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI FAVA
Numeri come quelli snocciolati da Vittorio Spinelli su Avvenire a proposito delle perdite sulle pensioni subite dagli iscritti al Fondo Clero dell’Inps, dal momento che già solo riscuotendo un altro assegno devono subire la decurtazione di un terzo della pensione. Senza dimenticare l’impossibilità di riscattare anni di contributi o di riscuotere l’indennità di accompagnamento nel caso di inabilità. Intanto il Presidente dell’Inps Gabriele Fava ricorda l’impegno dell’Istituto da lui presieduto a favore dei giovani, tramite appositi programmi di educazione previdenziale e un portale specifico “Inps per i giovani” in cui poter trovare informazioni utili sui propri diritti e servizi importanti per la vita lavorativa.
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