Riforma pensioni 2025, le parole di Mauro Leonardi e le proposte di Mauro Marino in vista della Legge di bilancio
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI LEONARDI
Tra non molte settimane il Governo dovrà cominciare a scoprire le carte sulla Legge di bilancio, anche per quel che riguarda la riforma delle pensioni. E dovrà anche intervenire, come promesso, per congelare l’aumento dei requisiti pensionistici (di tre mesi) in base all’aspettativa di vita dal 2027. Se lo farà “erga omnes”, e non solo quindi per quanti rischiano di restare senza reddito e pensione per tre mesi perché prepensionati o in isopensione piuttosto che firmatari di contratti di espansione, spiega Mauro Leonardi in un articolo pubblicato su lavoce.info, darà un segnale di debolezza a Ue e mercati finanziari. Per l’economista, tra qualche anno si potrà invece affrontare il tema di integrare al minimo le pensioni interamente contributive.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PROPOSTE DI MARINO
Mauro Marino, esperto previdenziale, in un articolo pubblicato su pensionipertutti.it, propone invece di varare una riforma delle pensioni con una flessibilità tra i 62 e i 70 anni con penalizzazioni per chi andasse in quiescenza prima dei 66 anni e bonus per chi restasse al lavoro dopo tale età e due soli paletti: 20 anni di anzianità contributiva e futuro assegno di importo pari ad almeno 1,5 volte il trattamento minimo (oggi circa 900 euro). Dal suo punto di vista, andrebbe anche introdotta una pensione di garanzia per giovani e donne, oltre che incentivata la previdenza complementare aumentando le deduzioni previste per i versamenti dei lavoratori. Infine, andrebbero diminuiti i costi del riscatto della laurea ai fini previdenziali.
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