Riforma pensioni 2025, la posizione di Cgil e Cisl in vista della manovra e le parole di Fabio Porta, deputato del Pd
RIFORMA PENSIONI 2025, LE RICHIESTE DI CGIL E CISL
Con l’inizio del mese di ottobre, la Cgil comincia a guardare all’appuntamento con la mobilitazione di sabato 25 riguardante la Legge di bilancio. Per quanto riguarda le pensioni, il sindacato di Maurizio Landini chiede la fine del blocco parziale delle indicizzazioni, l’introduzione di una pensione di garanzia per i giovani, il superamento della Legge Fornero e l’ampliamento della platea dei beneficiari della quattordicesima (con l’aumento del suo importo). La Cisl, invece, attraverso la Segretaria generale Daniela Fumarola evidenzia le necessità di misure che possano incidere in maniera concreta sull’importo dei salari e delle pensioni, agendo sul fronte fiscale (riduzione Irpef e detassazione tredicesime).
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI PORTA (PD)
Sempre in vista della messa a punto della Legge di bilancio, Fabio Porta, deputato del Pd eletto all’estero, si augura che il Governo non voglia rinnovare il blocco delle indicizzazioni che quest’anno ha colpito le pensioni erogate ai residenti all’estero se di importo superiore al trattamento minimo, che a suo avviso rappresenta un modo per fare cassa su chi ha lasciato il nostro Paese. Intanto val la pena segnalare la riflessione di Francesco Nespoli, ricercatore Adpat, ai microfoni di Radio Radicale: si parla molto di anticipi pensionistici e poco del Bonus Giorgetti che ha riscosso un buon successo, mostrando l’utilità di investire sull’anzianità lavorativa, cosa che genera risparmi per il welfare pubblico.
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