Riforma pensioni 2025, le analisi sul Rapporto annuale dell’Inps e le valutazioni di Cna e Cupla sul sistema previdenziale
RIFORMA PENSIONI 2025, LE ANALISI SUL RAPPORTO INPS
Il Rapporto annuale dell’Inps, secondo l’Accademia iniziativa comune, mette in evidenza la necessità di far sì che si arrivi a misure di riforma delle pensioni in grado di garantire un sistema equo anche per le nuove generazioni. Un compito non semplicissimo, come quello che spesso si trovano a fronteggiare i lavoratori nel fare valutazioni sulla propria situazione previdenziale. Anche per questo si rivolgono sempre più ai consulenti del lavoro anche per avere supporto sulle scelte migliori da fare (per esempio, sul riscatto della laurea) per avere un buon futuro assegno pensionistico. E Paolo Balduzzi, commentando il Rapporto annuale Inps su lavoce.info, ricorda la necessità di evitare provvedimenti che frenino l’aumento dell’età pensionabile.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE VALUTAZIONI DI CNA E CUPLA
Il gender gap previdenziale è una realtà che, come confermano i dati della Cna, riguarda anche l’artigianato. Infatti, le difficoltà a conciliare la vita lavorativa con quella familiare penalizzano anche le artigiane, che hanno spesso un’attività contraddistinta da discontinuità o da redditi più bassi rispetto ai colleghi uomini. Il risultato finale, a livello previdenziale, è l’ingresso più tardi in quiescenza con un assegno di importo più basso. Restando nell’ambito della rappresentanza di imprese e lavoratori, il Cupla torna a chiedere di utilizzare un paniere più congruo con le necessità dei pensionati per calcolare l’indicizzazione al costo della vita degli assegni in essere, in modo che il loro potere d’acquisto sia tutelato.
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